Messina – Avellino 2 – 0, naufragio dei Lupi nello Stretto
Messina – Avellino 2 – 0
Messina: Fumagalli, Berto, Ferrara, Ferrini, Trasciani, Kragl, Fofana, Mallamo, Catania, Balde, Perez. All. Ezio Raciti. A disposizione: Daga, Lewandowski, Marino, Grillo, Iannone, Zuppel, Curiale, Konate, Fazzi, Versienti, Fiorani, D’Amore.
Avellino: Marcone, Rizzo (dal 72′ Ricciardi), Auriletto, Moretti, Zanandrea, Casarini, Maisto (dal 59′ Mazzocco), D’Angelo (dal 59′ Tounkara), Kanoute (dal 69′ Di Gaudio), Russo, Gambale (dal 69′ Trotta). All. Massimo Rastelli. A disposizione: Pizzella, Antignani, Garetto, Benedetti, Di Gaudio, Mazzocco, Tounkara, Ricciardi, Trotta, Di Martino, Musto.
Arbitro: Claudio Panettella di Bari. Assistenti: Luca Landoni e Andrea Pasqualetto. Q.u.: Eugenio Scarpa di Collegno.
Marcatori: al 25′ e al 57′ Balde (M).
Ammoniti: Fumagalli (M), Zanandrea, Trasciani (M), Ferrara (M), Casarini, Zuppel (M). Rec.: 1′ pt; 4′ st.
I Lupi naufragano nello Stretto: brutta sconfitta al cospetto di un Messina cinico e fortunato. I ragazzi di Rastelli, dopo un primo tempo positivo (anche se chiuso in svantaggio!), sono letteralmente scomparsi dal campo nella ripresa, finendo con il perdere una gara che era ampiamente alla loro portata.
In riva allo Stretto, su un campo infame, ai limiti della praticabilità, hanno avuto un appoccio positivo e propositivo, ma hanno trovato dinanzi alla loro strada l’ex di turno, Fumagalli, che ha detto di no in almeno tre occasioni nei primi venti minuti di gioco. Poi è capitato che, al 25′, un contropiede di Balde, innescato da una palla persa da Zanandrea, si concluda con un tiraccio da posizione angolata, che, dopo aver trovato la fortuita deviazione di Casarini, finisce alle spalle dell’incolpevole Marcone. Un gol fortunoso, nell’unica azione offensiva dei Peloritani.
L’Avellino, accusa il colpo ma prova a reagire con orgoglio, arrivando vicinissimo al gol in un paio di occasioni, colpendo anche una traversa sul finire della prima parte di gara. Che si chiude con l’amaro in bocca per i Lupi, che, ad onor del vero, sono stati a dir poco sfortunati.
Ad inizio ripresa ci saremmo aspettati un Avellino arrabbiato e volitivo, che avrebbe tentato in tutti i modi di raddrizzare una gara davvero storta. Invece i Peloritani, a poco a poco, sono diventati padroni del campo, mentre i Lupi non sono riusciti a far valere il proprio superiore spessore tecnico. Così, al 57′, Balde è intervenuto al limite dell’area, su una palla respinta male dalla retroguardia biancoverde, ed ha infilato l’angolo alla destra di Marcone, portando i suoi al doppio vantaggio.
L’Avellino, pur effettuando i suoi cambi (hanno fatto l’esordio in maglia verde anche gli ultimi arrivati Tounkara e Mazzocco), non è mai stato in grado di impensierire seriamente la retroguardia messinese. E’ stato un secondo tempo davvero deludente, se non deprimente, quello di Casarini e compagni, che davvero ha restituito tanta rabbia ed amarezza alle centinaia di tifosi biancoverdi, che anche in questa occasione non hanno fatto mancare il loro supporto.
A fine gara, ancora una volta contestata la proprietà dell’Avellino per questa brutta sconfitta per opera di un avversario poco più che modesto.