F. Andria – Avellino 1 – 0, Biancoverdi vergognosi: soccombono anche con l’ultima in classifica

F. Andria – Avellino 1 – 0

F. Andria: Savini, Ciotti, Dalmazzi, Borg (dall’85’ Delvino), Candellori, Paolini, Marino (dall’85’ Djibril), C. Ferreira (dal 57’ Castellano), Micovschi (dall’85’ Salandria), Ventola (dal 57’ Ekuban), Bolsius. A disposizione: Castiglione, Vandelli, Finizio, Arrigoni, Orfei, Pastorini, De Franco, Grosso, Pavone, Alba. All.: Mirko Cudini.

Avellino: Pane, Rizzo (dall’80’ Gambale), Sottini, Auriletto, Tito, Dall’Oglio (dal 62’ Maisto), Matera (dal 62’ Mazzocco), D’Angelo, Di Gaudio, Marconi, Tounkara (dal 75’ Trotta). A disposizione: Marcone, Pizzella, Benedetti, Ricciardi, Perrone, Moretti, Garetto. All.: Massimo Rastelli.

Arbitro: Paride Tremolada di Monza. Assistenti: Giuseppe Trischitta e Michele Decorato. Q.u.: Daniele Virgilio di Trapani.

Marcatore: al 75′ Dalmazzi (F.A.).

Espulso: D’Angelo all’86’. Ammoniti: Dall’Oglio, Bolsius (F.A.), Ferreira (F.A.), Matera, Tito e Auriletto. Rec.: 1′ pt; 6′ st.

Squallore infinito da parte di un Avellino totalmente alla deriva, incapace della benchè minima capacità di reazione, rispetto ad una situazione allarmante, vergognosa, addirittura inammissibile. Anche in casa dell’ultima in classifica, Di Gaudio e compagni sono stati capaci di confermare l’indecente serie di sconfitte. Al cospetto di avversari decisamente abbordabili, quasi inoffensivi, i ragazzi di Rastelli sono riusciti a perdere una partita, a causa dell’ennesima prestazione indecorosa ed indegna del nome dell’Avellino. Eppure, a leggere la formazione dei Biancoverdi, si notano tanti nomi di calciatori che, avendo giocato anche in categorie superiori, non farebbero mai immaginare lo squallore tecnico delle prestazioni individuali e collettive, che negli ultimi tempi stanno puntualmente restituendo all’amareggiatissimo popolo avellinese.

Una squadra senz’anima e senza cuore, guidata in panchina da un tecnico, Rastelli, che è riuscito ad infangare il suo stesso glorioso passato ad Avellino, sia come calciatore (ricordiamo tutti quella splendida promozione dei Lupi ai danni del Napoli di De Laurentiis) sia come allenatore (con l’ultima promozione in serie B al termine della stagione 2012-2013). Il tecnico di Pompei, subentrato alla decima giornata del campionato all’esonerato Taurino, ha commesso una serie di imperdonabili errori, anche in relazione al mercato di riparazione di gennaio, che non ha portato i miglioramenti da lui stesso cercati.

Per non parlare dei tanti equivoci tattici e delle errate letture del tecnico biancoverde durante lo svolgimento delle gare, soprattutto nel girone di ritorno, che si è caratterizzato per una serie lunghissima di risultati negativi da parte dei Lupi.

In questo amaro contesto, parlare di cronaca della partita odierna, risulta esercizio addirittura stucchevole, atteso che anche allo Stadio degli Ulivi di Andria è andato in scena il solito consunto copione, sia sul piano tattico, sia soprattutto sul piano dell’atteggiamento.

Per fortuna che domenica prossima la stagione regolare consumerà il suo ultimo atto. Per evitare un ipotetico coinvolgimento nella coda dei play out, l’Avellino dovrà ottenere almeno un punto contro il Monterosi. Non sarà impresa ardua. Dopodichè, tutti a casa, in attesa della prossima stagione agonistica. Sperando che Rastelli e soprattutto De Vito, in un rigurgito di dignità professionale, facciano la grazia ai tifosi biancoverdi, rimanendo nelle rispettive dimore, comunque lontani dall’Avellino!

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