Lupi, serata amara: persi due punti d’oro anche per lo scandaloso arbitraggio, ma i play off sono ancora possibili
E’ stata una partita incredibile: tre volte avanti i Lupi e tre volte rimontati da un indomabile Trapani, che però si è avvalso della complicità di un arbitraggio scandaloso. Il genovese Ghersini (che lo scorso anno arbitrò la partita di Catanzaro, che diede la promozione ai Lupi) questa sera ne ha combinate di cotte e di crude a sfavore dell’Avellino. E’ vero che sarebbe piu’ giusto fare un’analisi tecnica del come e del perchè sia maturato questo mezzo passo falso interno dei biancoverdi, dopo essere stati in vantaggio per ben tre volte; anche perchè ci sono sei gol ed un gioco spumeggiante da ambo le parti da riferire. Ma stasera l’ineffabile giacchetta nera genovese ha praticamente determinato la mancata vittoria dei Lupi. Un rigore molto vistoso su Izzo non dato all’Avellino e poco dopo un rigore praticamente inesistente regalato ai Trapanesi. Poi una serie di valutazioni errate e, dulcis in fundo, la punizione che ha dato il definitivo pari ai Siciliani al novantunesimo assolutamente inesistente. Insomma, potrebbe apparire forse ingeneroso nei confronti della bella squadra di Boscaglia, ma l’arbitro ci ha messo decisamente del suo in questa vittoria sfuggita ai Lupi proprio quando mancava pochissimo al triplice fischio.
Questo rocambolesco 3-3 ci sembra possa racchiudere in sè il fedele paradigma dell’intera stagione dei Lupi. Una stagione fatta di grandi e strabilianti risultati, soprattutto nella prima parte del campionato (che hanno dato la stura a tanti sogni ad occhi aperti dei tifosi biancoverdi), ma anche, nella seconda parte del torneo, di inopinate e perciò amare battute di arresto (a volte meritate, a volte sfortunate, a volte ancora determinate da ingiustizie arbitrali). Il pari di questa sera, con la “ciliegina” sulla torta delle “nefandezze” del Ghersini di turno (o del Manganiello che strappò letteralmente dalle mani dei Lupi due punti d’oro in quel di Varese), ci sembra richiami nei suoi 95 minuti appunto l’intero campionato dei Lupi, fatto proprio di esaltanti “alti” e di deprimenti “bassi”.
Se contro il Crotone e lo Spezia abbiamo assistito ad un Avellino molto concreto e cinico, nella sfida contro i Siciliani, la squadra di Rastelli, pur confermando, se non addirittura migliorando, una concreta e produttivissima fase offensiva, ha purtroppo peccato di alcune esitazioni ed amnesie difensive, che hanno certamente impedito una vittoria dilagante. Ad ogni buon conto, per l’Avellino visto contro un volitivo ed orgoglioso Trapani (ottimo dalla cintola in sù per via della sua buonissima fase di attacco) c’è molto da salvare, sia nel gioco che nei singoli. A cominciare da due centrocampisti dai sette polmoni come Schiavon ed il ritrovato Arini, per finire a quella splendida coppia di attaccanti Castaldo-Galabinov, che, lo diciamo con convinzione, è forse, se non la migliore, una delle migliori dell’intero campionato di serie B.
Ora mancano tre gare alla fine e sono ancora in palio nove punti. I Lupi, che accusano un ritardo di un solo punto dalla zona play off, debbono recarsi a Modena e poi potrebbero sfruttare gli ultimi 180 minuti contro due compagini già retrocesse in terza serie. Per avere la certezza di disputare la post-season, l’Avellino dovrà pareggiare a Modena e vincere le gare contro Reggina e Padova. Se dovessero arrivare sette punti, i Lupi disputerebbero i play off per la serie A. Insomma il campionato non è finito: i tifosi biancoverdi hanno ancora facoltà di sognare!