Avellino – A. Cerignola 1 – 0, i Lupi vincono all’ultimo respiro: sarà un segno del destino?
Avellino – A. Cerignola 1 – 0
Avellino: Ghidotti, Benedetti, Rigione (dal 56′ D’Angelo), Mulé, Cancellotti (dal 56′ Marconi), Lores Varela (dal 75′ Sannipoli), Palmiero (dal 75′ Pezzella), Armellino, Ricciardi, Gori (dal 93′ Tozaj), Sgarbi. A disposizione: Pane, Pizzella, Falbo, Maisto, Dall’Oglio, Casarini. All.: Pazienza.
A.Cerignola: Krapikas, Rizzo, Martinelli, Ligi, Tentardini; Tascone (dal 92′ Vitale), Capomaggio, Ruggiero (dal 92′ Neglia), D’Ausilio (dal 74′ Coccia), D’Andrea (dal 74′ Sosa), Malcore (dal 31′ Trezza). A disposizione: Fares, Russo, Allegrini, Prati, Vitali, De Luca, Carnevale. All.: Tisci.
Arbitro: Ubaldi di Roma.
Marcatore: al 96′ Ricciardi.
Altra partita casalinga per i Lupi ed altra vittoria al fotofinish, anzi fuori tempo massimo! E sì, perchè i ragazzi di Pazienza hanno sfondato il muro dell’Audace Cerignola addirittura al 96′, proprio all’ultimo respiro. Questi tre punti acciuffati davvero per i capelli, grazie al gol del redivivo Ricciardi, possono essere un segno del destino. Forse vogliono dire che questa può essere la stagione giusta per raggiungere un sogno inseguito quattro lunghi anni dai tifosi biancoverdi e dallo stesso presidente D’Agostino.
E’ stata una vittoria cercata, inseguita, fortemente voluta, quella di Armellino e compagni, al cospetto di un Cerignola di ottimo livello, che ha giocato con il coltello fra i denti, addirittura in inferiorità numerica per un’ora circa. Gli uomini di Ivan Tisci, ex calciatore biancoverde non proprio rimpianto, hanno reso la vita difficilissima all’Avellino, perchè dopo essere rimasti in dieci al 29′ per l’espulsione del portiere Krapikas (reo di aver preso la palla con un braccio nella propria trequarti nel disperato tentativo di anticipare Sgarbi lanciato a rete), hanno saputo ricomporsi con intelligenza e sagacia tattica, stringendo le proprie maglie difensive, senza lasciare soverchi spazi agli attacchi dei biancoverdi.
Paradossalmente, i Lupi, che avevano interpretato al meglio la prima mezz’ora di gioco, proponendo verticalizzazioni ed intensità di manovra, e costringendo i Pugliesi nei loro ultimi trenta metri, hanno mostrato tanta confusione e mancanza di idee, proprio nell’ansia di approfittare al meglio della superiorità numerica. E così il primo tempo si è chiuso senza particolari occasioni da gol per i Lupi.
Dopo una decina di minuti della ripresa, Pazienza ha deciso di operare i primi due cambi: fuori due difensori, Rigione e Cancellotti, e dentro la mezz’ala D’Angelo e la prima punta Marconi, che è andato a dare man forte a Gori in prima linea.
Ma il nuovo assetto, decisamente a trazione anteriore non ha prodotto effetti decisivi perchè il Cerignola ha stretto ancor di più le proprie maglie difensive, e gli sbocchi per i Lupi si sono fatti sempre più problematici. I minuti scorrevano e correvano sempre più inesorabilmente, e la porta dei Pugliesi si faceva sempre più stregata per gli vanti biancoverdi. Il giovane portiere foggiano Trezza faceva il fenomeno negli ultimi minuti di gara, evitando in almeno tre occasioni la capitolazione dell sua squadra.
Ma proprio quando ormai nessuno ci credeva più, ecco Pezzella scodellare una gran palla in area, sul versante sinistro, per l’accorrente Ricciardi, che faceva secco il pipelet gialloblu e regalava tre punti di platino i Lupi, portando a quattro la striscia di partite vincenti. Era il 96′, forse un chiaro segno del destino, per una stagione che potrebbe rivelarsi finalmente quella giusta!