Rastelli: “Abbiamo il dovere di arrivare a 62 punti e poi tireremo le somme – Il mio futuro? Ho un contratto che scade nel 2016”

Dopo dieci giorni è tornato a parlare Massimo Rastelli. Il suo silenzio stampa è stata una sorta di “scudo” da eventuali dichiarazioni che, specie dopo il pessimo trattamento riservato ai Lupi dall’arbitro Ghersini nel match contro il Trapani, sicuramente dettate dalla rabbia, avrebbero potuto procurargli qualche squalifica. Sbollito un pò questo disappunto, il tecnico biancoverde ha incontrato la stampa per parlare delle ultime due gare che attendono i suoi ragazzi prima della conclusione del campionato, e che potrebbero ancora consentire all’Avellino di salire sul treno dei play off.

Purtroppo, per come si è messa la nostra classifica, adesso per queste due ultime sfide in campionato non possiamo piu’ contare soltanto sui nostri risultati, ma dobbiamo sperare anche che qualche scontro diretto tra le nostte concorrenti ci restituisca una posizone utile per i play off. Intanto noi abbiamo il dovere di arrivare a 62 punti e poi tireremo le somme“.

Facciamo presente al mister biancoverde il nostro punta di vista sulla sconfitta che i Lupi hanno rimediato a Modena, dove, a nostro avviso, specie nel secondo tempo la squadra irpina ha dato l’impressione di essere stata un pò arrendevole al cospetto dei Canarini.

No, non credo che la mia squadra sia sembrata arrendevole. Nei primi 25 minuti l’Avellino ha comandato la partita e se fosse finita dentro quella palla di Schiavon, avremmo visto un’altro risultato. Nel calcio vince chi segna, e noi non ci siamo riusciti. Ma i ragazzi hanno lottato e giocato per vincere fino alla fine. La giornata era molto calda, e comunque abbiamo reagito al gol subito. Se fossimo riusciti a pareggiare con Soncin o Galabinov, forse avremmo potuto leggere altri giudizi sulla nostra prestazione in Emilia”.

Abbiamo chiesto a Rastelli se non si fosse pentito di avere scelto di mandare in campo dall’inizio Togni e Ladriere che hanno vistosamente deluso le aspettative.

No, rifarei sicuramente le stesse scelte, anche perchè contro lo Spezia con questi due abbiamo vinto. E poi c’era da tenere presente che 3 partite in otto giorni imponevano un minimo di turn over. L’unico dubbio che mi sono portato dietro fino all’ultimo è stato l’impiego di D’Angelo al posto di Arini. E se ho scelto Angelo è perchè l’ho visto piu’ pimpante ultimamente. I motivi del silenzio stampa? Logicamente il mio silenzio è stato determinato da quanto successo nella serata di martedi scorso. Nel match contro il Trapani le decisioni arbitrali mi hanno fatto arrabbiare. Ed ho scelto di stare zitto per non correre il rischio di dire cose per le quali potevo rischiare di prendere una squalifica. Comunque lo sapete tutti, non dico assai, ma per alcuni errori arbitrali adesso ci ritroviamo con una classifica a cui mancano almeno 4 punti. Con quelli adesso avremmo avuto pochissimi problemi a disputare i play off. Il mio futuro sarà ancora ad Avellino? Ma mi pare normale visto che ho un contratto che scade nel 2016. Poi se qualcuno, come il Chievo, avesse piacere a servirsi delle mie prestazioni, dovrà rivolgersi al nostro presidente. Io sono legato all’Avellino e comunque nessuno mi ha contattato finora. Per quanto riguarda la prossima partita contro la Reggina, io dico che dovremo giocare al massimo per cercare di vincere, perchè la squadra calabrese, benchè già retrocessa, sta disputando ottime gare e non sarà facile superarla, anche perchè avrà il vantaggio di giocare senza ansie”.

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