Avellino, venerdi 16 febbraio alle ore 20.45 al Partenio per i 50 anni del Clan H andrà in scena “L’Avaro” di Molière

Per i suoi “primi” 50 anni, la compagnia teatrale CLAN H, venerdì 16 febbraio alle ore 20:45, al teatro Partenio di Avellino metterà in scena “L’Avaro” di Molière adattato e diretto da Lucio Mazza.
Commedia ispirata all’Aulularia di Plauto ha al suo interno dentro tutte le componenti, gli intrecci e le scene buffe che rendono esilarante una pièce.

Arpagone, taccagno, spilorcio e avido decide di combinare matrimoni di convenienza per i propri figli con l’ obiettivo di aumentare, senza freno, i suoi averi. Egli vorrebbe sposare invece Marianna, una ragazza di umile nascita, innamorata però del figlio di Cleante. La figlia Elisa è già innamorata segretamente di Valerio, un giovane che si finge valletto di Arpagone per starle vicino. Disavventure, equivoci, malintesi, quasi una commedia tragica, dove si ride ma viene fuori l’ossessione del possesso che sfocia al potere.

In questa commedia sono presenti i “tipi fissi” del teatro classico: il difetto ossessivo, ossia l’avarizia di Arpagone, gli amori ostacolati dei giovani, la servitù che non perde tempo a brigare e intrigare, la rivalità in amore tra il padre ed il figlio, i continui equivoci e “l’agnizione” finale che risolve tutto l’intrigo.

“E’ una rappresentazione a noi molto cara. – dice Salvatore Mazza, attore e formatore del Clan h – Attraverso spettacoli sempre coinvolgenti, portiamo in scena l’alternativa, la tradizione, l’innovazione e il sogno che divora. Quel sogno del teatro che si trasforma in amore, abnegazione e professione, relazione continua con e verso l’alterità e l’unicità. Il tempo del teatro ha l’epicità della possibilità, perché è presenza definita e simultanea di molteplici aspetti della vita individuale e collettiva, storica e culturale.”

In scena con Salvatore Mazza ci saranno: Andrea De Ruggiero, Santa Capriolo, Laura Tropeano, Felice Cataldo, Elisabetta Iannaccone, Sabino Balestrieri, Pasquale Migliaccio,Umberto Branchi e Federica Avagnano. I costumi originali sono di Rita De Luca, l’adattamento del testo e la regia di Lucio Mazza.

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