“Il frangiato sipario degli occhi…..”: mercoledi 8 maggio presso il “Polo Giovani” performance finale del corso di teatro del CLAN H
Mercoledì 8 maggio alle ore 20.30 presso il “Polo Giovani” di Avellino, andranno in scena gli allievi del corso di teatro diretto da Salvatore Mazza. Quest’anno il tema proposto dal laboratorio, il cui titolo è “Teatro e i custodi del sogno”, è stato il mondo di Shakespeare, con un percorso polisemico con incontri e workshop con professionisti, tra gli altri, di danza storica, dizione, regia e recitazione.
Il titolo della performance è “ Il frangiato sipario degli occhi. Naufragi di infinito sull’isola dei versi perduti”.
“Il Teatro – dice Salvatore Mazza – è l’altrove delle illusioni e al tempo stesso l’isola che c’è, su cui approdare nel naufragio dell’esistenza. È il palcoscenico dove si sopravvive alle tragedie, alle commedie, alla metateatrale distinzione tra finzione e realtà, tra uomo e attore. Quando il sipario frangiato si apre, ecco apparire: l’ombra sfuggente della verità che si svela solo a chi ha il coraggio di scrutare oltre, e la lotta tra Eros e Thanatos, e la vertigine della libertà, e la seduzione della creazione, e il destino dell’attore e dello spettatore.”
Il laboratorio di espressione teatrale, fondato da Lucio Mazza, è attivo ad Avellino da quasi 35 anni, ed è diventato sempre più un valido strumento espressivo e comunicativo che consente ai partecipanti di sviluppare forme di comunicazioni e di relazione con gli altri, associando capacità di ascolto, improvvisazioni guidate e capacità di espressione. Il teatro è cura, è abbattere barriere, è intergenerazionale, è per tutti. Il teatro è creare e condividere.
“Sull’isola dei versi perduti, nelle parole ri-trovate di molti personaggi shakespeariani non realizzati scenicamente – conclude Mazza – si fondono il vero e il verosimile, il falso e l’immaginato, il sognato e il vissuto, il pensato e il creduto, il naufragato e l’approdato. Tutto è compreso nello spettacolo del tempo, su cui come su un nastro trasportatore, stanno annidati giorni, tribolazioni, subbugli, fantasie, immaginazioni, emozioni, scherzi, pensieri pensati e pensieri pensanti altri pensieri.”