Avellino – Cavese 2 – 1, per i Lupi obiettivo vittoria raggiunto, ma con qualche soverchia difficoltà

Avellino – Cavese 2-1

Avellino: Iannarilli, Cancellotti, Rigione, Enrici, Frascatore (dal 90’  Todisco), De Cristofaro, Palmiero, Sounas (dall’82’ Rocca), Panico (dal 74’ Redan), Campanile  (dal 46’  Russo), Patierno  (dall’82’  Gori). All. Biancolino. A disposizione: Guarnieri, Marson, Armellino, Cionek, Llano, Manzi.
Cavese: Boffelli, Peretti (dal 58’ Diarrassouba), Piana, Saio, Rizzo (dal 58’ Loreto), Sannipoli (dall’82’ Diop), Konate, Vitale (dall’89’ Vigliotti), Marchisano Fella (dall’89’ Marranzino), Sorrentino. All. Maiuri. A disposizione: Lamberti, Di Somma, Barba, Maffei, Pezzella, Citarella, Badje, Barone.

Arbitro: Lorenzo Maccarini di Arezzo.

Marcatori: al 49’  Patierno, al 50’  Russo (A), al 62’  Fella (C).

 

A questo derby l’Avellino poteva chiedere solo e soltanto i tre punti, magari utili per poter tenere ancora viva la speranza di lottare per il primato. Dopo i due pareggi esterni, che, di certo, non avevano rimpinguato una classifica deficitaria, i Lupi dovevano fare un solo boccone della Cavese. E, alla fine, la tanto auspicata vittoria è arrivata. Sebbene vada detto che i Metelliani non hanno affatto sfigurato e, se fossero riusciti a pareggiarla, nessuno avrebbe potuto dire niente.

Raffaele Biancolino aveva sorpreso tutti mettendo dentro sin dal primo minuto il giovane bomber Campanile (al posto di Gori), accanto a Patierno, con Panico leggermente dietro, nel ruolo di trequartista. La scelta del Pitone, volta, evidentemente, a  rinvigorire e a vivacizzare il reparto avanzato biancoverde, non ha certamente sortito effetti positivi, se è vero, come è vero, che i Lupi, per l’intero arco dei primi 45 minuti, sono stati quasi impalpabili, privi di idee in mezzo al campo (dove i Metelliani erano maggiormente reattivi e lesti nell’anticipare gli Avellinesi, e nel catturare tantissime seconde palle), e spuntati negli ultimi sedici metri, tanto che il portiere cavese non ha dovuto compiere nessun miracolo per tenere immacolata la propria rete. Insomma, quarantacinque minuti inconcludenti e noiosi.

Nell’intervallo, il Pitone, assai preoccupato della brutta piega che stava prendendo la gara dei Lupi, correva ai ripari e sceglieva di gettare nella mischia Russo in luogo di un evanescente Campanile. La sostituzione veniva proposta da Biancolino unitamente allo spostamento di Panico da trequartista a esterno destro, per dare ampiezza e profondità alla manovra offensiva biancoverde. Con il nuovo sistema di gioco, una sorta di 4-3-2-1, i Lupi, come d’incanto, diventavano molto più incisivi. E così, dopo appena una manciata di minuti, l’Avellino sbloccava la gara con un colpo di testa vincente del redivivo Patierno, che raccoglieva un ottimo cross dalla destra di Panico. L’attaccante ex Carrarese, si ripeteva dopo un solo minuto e proponeva, con un tiro cross dalla destra, il raddoppio a Russo, che sottoporta raccoglieva e trafiggeva nuovamente il pipelet metelliano. Due a zero in un amen e partita in ghiaccio per i Lupi.

Ma gli uomini di Maiuri non si davano certo per vinti e, riprendevano a fare la propria partita. Con il passare dei minuti, l’Avellino cercava di congelare la gara, ma una disattenzione nella propria area di rigore da parte della retroguardia biancoverde, consentiva all’ex Fella di mettere dentro il pallone del 2-1. Gli ultimi 20 minuti, l’Avellino ha sofferto non poco per portare a casa questa benedetta vittoria. Grazie ad un monumentale Palmiero ed al suo compagno ed ottimo rubapalloni, De Cristofaro, la squadra avellinese riusciva a tenere botta agli insistenti attacchi dei Cavesi, e a portare a casa una vittoria alquanto preziosa, che ridà un pizzico di morale all’intero ambiente biancoverde.

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