Expo 2015: ecco la task force di Cantone – Intanto la Corte Conti lancia l’allarme sulla corruzione: “Può attecchire dovunque”
Il presidente dell’Anticorruzione Cantone ha istituto l’Unità operativa speciale per Expo che “lo coadiuvi nei compiti di controllo e vigilanza sulla correttezza e trasparenza delle procedure connesse alla realizzazione delle opere” di Expo. Lo ha stabilito una delibera di Cantone, datata 25 giugno e pubblicata sul sito dell’Autorità.
La sede principale dell’unità operativa Expo sarà a Roma, presso l’Anac (l’Anticorruzione) e ci sarà un’ulteriore sede a Milano. La delibera prevede inoltre che “l‘unità operativa sia costituita da un ufficio di staff e da un ufficio per la vigilanza ed il controllo; che il coordinamento amministrativo della struttura sia affidato al Segretario generale dell’Anac, dott.ssa Antonella Bianconi; che siano predisposte dal Segretario generale le variazioni di bilancio necessarie a far fronte alle spese per l’unità operativa nonché sia prevista un’apposita categoria denominata Unità operativa speciale EXPO 2015 e che sia istituita un’apposita sezione nel sito dell’Anac dedicata a tutte le attività svolte dall’Unità operativa in cui venga pubblicata per prima la presente delibera”.
Corte dei Conti: corruzione ovunque – “La corruzione può attecchire dovunque: nessun organismo e nessuna istituzione possono ritenersene indenni” e “nessuna istituzione che abbia competenze pubbliche può ritenersi scevra di responsabilità di fronte al suo dilagare”. È l’allarme lanciato dal procuratore generale presso la Corte dei Conti, Salvatore Nottola.
Scandali Expo per troppe deroghe controlli. ‘Ridisegnare confini P.a.’. ‘Ok crescita ma urgente riassorbire debito’. ‘Redistribuzione tasse decisiva per ripresa’
Expo 2015 con i suoi recenti scandali è “un caso emblematico” di deroghe a norme e controlli, “smantellati in virtù dell’urgenza, che hanno di fatto favorito la corruzione”. È la denuncia del procuratore generale presso la Corte dei Conti, Salvatore Nottola, secondo cui la Corte aveva già evidenziato i rischi insiti nella gestione dell’evento. Ridisegnare e ripensare i confini della P.a., comprese le modalità di prestazione dei servizi alla collettività, dalla salute all’istruzione. E’ la sollecitazione che arriva dalla Corte dei Conti secondo cui in materia di spending review “non si tratta solo di eliminare gli sprechi ma di affrontare il tema del ‘perimetro’ pubblico”. Sostenere la crescita “orientando le leve di bilancio verso obiettivi che superino il solo rigore, ma restando entro profili compatibili con i vincoli Ue e soprattutto con l’urgenza di riassorbire l’eccesso di debito”, che ci rende più “vulnerabili”. E’ questa la via prioritaria che l’Italia deve perseguire secondo la Corte dei Conti. Nel 2013 la pressione fiscale è diminuita di due decimi di punto ma a questa “non si è accompagnata una redistribuzione del carico tributario a favore di redditi da lavoro e impresa”, decisiva per la ripresa economica. Lo ha detto il presidente di coordinamento delle Sezioni Riunite della Corte dei Conti, Enrica Laterza.
Da Ansa.it