Federalberghi: l’estate degli Italiani batte la fiacca
Avvio dell’anno ”sulle montagne russe” per il turismo alberghiero con un alternarsi di cali e picchi di crescita sia degli Italiani sia degli stranieri, rispetto allo stesso periodo del 2013. Insomma, batte la fiacca l’estate degli Italiani, ma in generale tutto il primo semestre del 2014 è caratterizzato dall’incertezza. E le imprese del settore sotto stress perché non riescono a comprendere se c’è davvero una ripresa e se possono permettersi il lusso di avviare nuovi investimenti, che pure sarebbero necessari. E’ un quadro di incertezza quello che emerge dell’analisi congiunturale dell’Osservatorio turistico-alberghiero elaborato dal Centro Studi della Federalberghi.
I turisti italiani a gennaio hanno avuto un lieve calo (-0,6%) per poi scendere a febbraio (-4,3%). A marzo si è registrato un -0,3%, per poi risalire ad aprile (+7,7%) e a maggio (+7,1%), per ricadere a giugno (-0,3%). Gli stranieri che sono andati abbastanza bene a gennaio (+1,7%) e febbraio (+1,2%), in discesa a marzo (-2,1%), in impennata ad aprile (+11,6%), in calo a maggio (-1,7%) e di nuovo in recupero a giugno (+2,6%). La differente collocazione della Pasqua (a marzo nel 2013, in aprile nel 2014) e il lungo ponte che è andato dal 18 aprile al 4 maggio spiegano solo in parte le anomalie e l’instabilità del mercato.
Nel complesso, dal 1 gennaio al 30 giugno si conferma la prevalenza della componente estera su quella interna, con una quota di mercato che nel semestre si è attestata al 51,8% rispetto al 48,2% degli italiani. Più in generale, il primo semestre registra un +2% di presenze complessive, con gli stranieri che si confermano in crescita (+ 2,3%) e un segnale di recupero dei clienti italiani (+1,8%), seppur non sufficiente a recuperare le contrazioni degli anni passati.
Partenza fiacca delle vacanze degli italiani, con un mese di giugno a -0,3% rispetto al 2013. Secondo Bocca il dato induce a guardare con cautela all’andamento dell’estate, che costituisce la stagione maggiormente attesa dall’intera filiera imprenditoriale dell’economia turistica nazionale. ”La domanda internazionale – spiega il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca – continua a premiare l’Italia, che viene preferita anche grazie ad un buon rapporto tra qualità e prezzo, il mercato interno continua a scontare le difficoltà economiche e la ridotta capacità di spesa che affliggono i nostri connazionali. Ciò accresce la sofferenza di quelle località e quei segmenti di mercato popolati in prevalenza da clientela italiana”.
L’andamento a corrente alternata si ripercuote anche sul numero degli occupati che nel semestre registra un -2%, con -3,1% per i lavoratori a tempo indeterminato e -0,8% per quelli con contratto a tempo determinato. ”La volubilità del mercato, oltre ad erodere i margini aziendali, sempre più compressi tra un regime di costi e imposte crescenti e un bilancio di prezzi e ricavi calanti, si ripercuote inevitabilmente anche sull’occupazione – aggiunge Bocca – con le imprese costrette a privilegiare le assunzioni a tempo determinato, per contenere i costi fissi ed inseguire una domanda altalenante”. Bocca, pur apprezzando gli ”strumenti utili a sostenere la competitività del sistema d’offerta” contenuti nel Decreto Cultura e Turismo, sottolinea che ”il lavoro da fare è ancora molto” e confida che ”innanzitutto vengano adottate con urgenza forme di contrasto all’abusivismo, piaga che inquina il mercato”.
Da Ansa.it