Una poesia al giorno: L’infinito vivente
L’infinito vivente
Nel mare crespo
di un pomeriggio freddo
nuota
un pescatore
spaventato
l’onda l’ha disarcionato.
Scampato al mare
che incanta
che commuove
che è potente
l’uomo in ginocchio
ringrazia.
Dal cielo azzurro
un uccello di mare
si specchia
nell’acqua salata
sulla sabbia
lascia le orme.
Fratello Mare
tu pieno di voci
conosci cose
che nessuno sa
capirle
può
solo chi ti ama.
Il tuo respiro
puro
sano
chiama i marinai
delle tue onde
conoscono i rumori
ascoltano le minacce.
Misterioso
profondo
e se calmo
concedi loro
nuove speranze
racconti
aneddoti antichi:
sei l’infinito vivente.
Rosa Schettini Iaverone