Perugia – Avellino, le pagelle ai Lupi: Gomis è un gatto, Kone semplicemente sontuoso, Pisacane esemplare

Gomis       7.5

Il rigore parato allo scadere sventa l’eventuale furto del Perugia; in pratica lo strepitoso intervento sul calcio dagli undici metri di Taddei vale l’ottimo voto in pagella, anche perchè in precedenza il pipelet irpino aveva fatto da spettatore per l’intero match; d’ora in poi sarà d’obbligo chiamarlo gatto Gomis;

Pisacane     7.5

Di gran lunga la sua migliore prestazione in questo campionato: preciso, puntuale, inesorabile nell’anticipo, “sterilizza” Falcinelli e dà sicurezza con la sua esperienza all’intero pacchetto arretrato composto da sbarbati ventenni;

Vergara        7

Rastelli gli dà fiducia al centro della difesa e lui ripaga il tecnico biancoverde con una prestazione maiuscola: interventi puliti e tempestivi, sia di testa che di piede, davvero impeccabile il giovane colombiano;

 Chiosa        6.5

Il ragazzino torinese è ordinato, efficace e non lascia nulla al caso; rapido nelle chiusure, spazza con decisione quando c’è da essere sbrigativi;

Bittante        6

Non male in fase di contenimento, ma mostra i soliti limiti quando c’è da uscire palla al piede per riavviare l’azione di possesso dei suoi;

Kone          8

Semplicemente sontuoso, di una spanna sopra tutti gli altri 21 in campo; Moussa è un calciatore che in serie A farebbe comodo a tantissime compagini anche superiori all’Atalanta; contro il Perugia ha giocato e mostrato, addirittura con calma olimpica e testa altissima, il suo superiore tasso tecnico ed il notevole valore aggiunto, sia in fase di contenimento sia in fase di costruzione della manovra, senza mai buttare via la palla;

Arini      7

Sugli stessi ottimi livelli della partita con il Lanciano, ormai sta decisamente recuperando dal periodo di appannamento e si sta avviando a lunghe falcate a tornare il magnifico centrocampista dello scorso anno;

Angeli     5

Il belga è parso un pesce completamente fuor d’acqua: ha vagato per il campo in cerca di un’utile collocazione, e praticamente ha finito con la “latitanza”; assolutamente evanescente e per certi versi, persino deleterio;

(dal 25′ st  Filkor   4

Rastelli, con questo cambio, è caduto dalla padella alla brace; esordio piu’ amaro e pernicioso per l’ungherese non poteva esserci: in poco piu’ di un quarto d’ora di match, ha toccato due palloni, ha commesso due falli, ha rimediato due ammonizioni, con conseguente espulsione, ed ha offerto su un piatto d’argento i tre punti al Perugia con quello sciagurato fallo da rigore; francamente peggio di cosi non avrebbe potuto fare);

Zito        5.5

Quasi mai incisivo, il talentuoso esterno napoletano ha confermato di non atraversare uno splendido periodo di forma;

(dal 1′ st  Regoli    6.5

Questo ragazzo fa le cose sempre con diligenza ed oculatezza, senza alcuna sbavatura; in piu’ sa velocizzare e verticalizzare con una certa efficacia e continuità);

Arrighini       6

Prova generosa la sua, specie per l’enorme mole di lavoro e di corsa lungo tutto l’arco offensivo biancoverde; con la sua velocità mette in ansia la retroguardia perugina; peccato per quella scivolata in area avversaria, al momento di scoccare il tiro che avrebbe potuto regalare la vittoria ai Lupi; forse, però, avrebbe avuto migliore sorte se avesse deciso di tirare di prima intenzione, magari incrociando sul secondo palo con il portiere leggermente spiazzato);

(dal 35′ st Soumarè  S.V.);

Castaldo    6.5

Si danna l’anima e corre come un matto, andando a pressare i difensori avversari, in avanti riceve pochi palloni, ma spesso e volentieri è lui a portare palla e far salire la squadra; come sempre lotta su ogni pallone, dando l’esempio, da vero leader, a tutti i compagni;

Rastelli       5.5

Chissà, forse se avesse letto diversamente questa partita e, magari, avesse fatto qualche cambio diverso, forse i suoi ragazzi avrebbero potuto portare a casa l’intera posta in palio; per esempio non abbiamo capito l’inserimento, sin dal primo minuto, e soprattutto poi la permanenza in campo per oltre un’ora di Angeli che ha corso spesso a vuoto, senza trovare un’utile collocazione in mezzo al campo e senza offrire alcun contributo alla squadra; con la sostituzione del belga, poi, il tecnico biancoverde ha scelto un rimedio peggiore del male; e sì, perchè, invece di inserire Soumarè (che con la sua velocità, giocando tra le linee avrebbe potuto fare davvero male agli Umbri), ha proposto tale Filkor che è stato “devastante” in senso negativo per i Lupi; meno male che in porta c’era gatto Gomis, altrimenti il Perugia avrebbe rubato tre punti, anche per via delle scelte dell’allenatore irpino che non si sono rivelate, come invece spesso accade, propriamente efficaci e positive.

 

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