I Lupi sbancano La Spezia (0 – 1) e portano a casa quattro punti d’oro (3 + scontro diretto a favore)

Spezia-Avellino    0 – 1


Spezia: Chichizola, Milos, Piccolo, Valentini, Migliore, Brezovec (15’ st Nenè), Canadjija, Gagliardini, Kvrzic (1’ st Stevanovic), Giannetti, Catellani (26’ st Acampora). A disposizione: Nocchi, Madonna, Cisotti, Katanec, Situm, Bakic. Alenatore: Bjelica.
Avellino: Gomis; Pisacane, Ely, Chiosa; Regoli (26’ st Almici), D’Angelo, Arini, Schiavon (33’ st Zito), Bittante; Castaldo, Comi (17’ st Mokulu). A disposizione: Frattali, Bavena, Fabbro, Soumarè, Angeli, Trotta. Allenatore: Rastelli.
Arbitro: Fabrizio Pasqua della sezione di Tivoli  – Assistenti: Avellano di Busto Arsizio e D’Apice di Castellammare di Stabia.
Marcatore: al 9’ pt  Bittante.
Ammoniti: Schiavon, Chiosa, Migliore (S), Regoli, st Nenè (S),  Zito; espulso al 18’ st Migliore (S) per somma di ammonizioni. Calci d’angolo: 8-4. Recupero 1’ pt e 5’ st.

 

 

L’Avellino sbanca il Picco di La Spezia con un gol di Bittante dopo 9 minuti e porta a casa una vittoria che vale addirittura quattro punti. E sì perchè bisogna aggiungere anche il punto che deriva dallo scontro diretto con lo Spezia, che adesso  è a favore dei Lupi (0-0 all’andata  e 0-1 stasera). Insomma una serata oltremodo positiva, che ha anche l’inestimabile valore di cancellare la grande amarezza dell’inopinata sconfitta casalinga contro il Cittadella.

Al Picco di La Spezia è rinata la squadra di Massimo Rastelli e sono rinate anche le aspettative dell’intero ambiente avellinese, anche perchè i Lupi sono balzati ora al quarto posto assoluto in una classifica molto corta e “fluttuante”, suscettibile di continue modifiche perchè discende da un incredibile equilibrio fra tutte le 22 contendenti.

La squadra di Rastelli ha giocato un match davvero positivo in casa di una diretta rivale nella lotta per i play off. Il fatto di avere realizzato il gol del vantaggio dopo soli nove minuti di gioco (grande palla in verticale di capitan D’Angelo per l’accorrente Bittante, che, appena entrato in area, ha superato il portiere spezzino in uscita), paradossalmente poteva rischiare di diventare un boomerang sul piano tattico per i ragazzi in maglia verde. E ciò in ragione del fatto che, anche in maniera inconscia, la squadra di Rastelli era maggiormente incline ad indietreggiare, e a compattarsi presidiando la propria trequarti. Un atteggiamento, magari anche dettato dall’istinto collettivo di difendere il vantaggio. E in effetti l’Avellino si è inizialmente fatto prendere dall’elementare desiderio di stringersi attorno al proprio pipelet, ripartendo, o meglio tentando di farlo, con non decisa convinzione. Ma tutto sommato, pur stazionando quasi interamente per la prima frazione di gioco nella propria metà campo, i ragazzi di Rastelli non hanno poi sofferto piu’ di tanto, perchè ordinata e molto attenta è stata la loro fase di non possesso. Lo Spezia, con scarse idee nella proposizione dell’azione offensiva,  caduto ben presto nella trappola tattica, non ha saputo cavare il classico ragno dal buco. Cosi Gomis ha dovuto compiere solo un paio di parate neppure tanto difficili nell’intero primo tempo.

Nel secondo tempo ci attendevamo una squadra ospitante ancor piu’ decisa e volitiva, e c’era il fondato timore di una squadra biancoverde ancor piu’ votata alla sofferenza ed al pervicace presidio della propria trequarti. Invece, anche con l’insperato vantaggio della doppia ammonizione e qundi espulsione dell’uomo di maggiore spinta dello Spezia, il capitano Migliore (avvenuta al 18′ del st), i Lupi dopo la prima ora di gioco, hanno cominciato a fare di nuovo capolino nella metà campo avversaria, ripartendo con maggiore convinzione e continuità . E’ accaduto, quindi, che l’Avellino, minuto dopo minuto, ha preso sempre piu’ coraggio, arrivando piu’ volte a sfiorare il gol della sicurezza. Una successo, quello dei Lupi, legittimo e legittimato anche dal computo delle occasioni da gol, che ci pare appannaggio della compagine biancoverde.

Una vittoria, quella ottenuta al Picco, che vale tantissimo, non solo in termini di classifica, ma anche nell’ottica di un ritorno dell’entusiasmo che la sciagurata gara casalinga con il Cittadella aveva tramortito. Ora i Lupi sono attesi da due gare casalinghe consecutive contro il Latina ed il Frosinone. Se avessero la capacità e la fortuna di vincerle entrambe, allora per gli uomini di Rastelli si aprirebbero scenari davvero interessanti e tutto l’ambiente avellinese sarebbe nuovamente e giustamente autorizzato a sognare.

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