Avellino: è qui la festa – Tutta l’Irpinia si è riversata nel capoluogo per festeggiare il ritorno dei Lupi in serie B
L ‘ultima partita dell’Avellino (in casa con il Pisa) si è appena conclusa. E poco importa se hanno vinto gli ospiti (2-3). Quel che conta è che i Lupi sono tornati in serie B. Quella categoria che mestamente fu abbandonata 4 anni orsono, ed alla quale seguì qualche giorno dopo addirittura la socmparsa definitiva dell’US Avellino. Ma da quelle ceneri ha saputo rinascere, come l’Araba Fenice, un nuovo Avellino, che anno dopo anno, categoria dopo categoria, è riuscita a risalire la china. I Lupi sono tornati nel calcio che conta, ed in una categoria consona al loro antico lignaggio. La città è impazzita di gioia. Al Partenio-Lombardi c’erano quasi ventimila tifosi festanti, vestiti tutti con almeno un indumento biancoverde. Uno spettacolo di suoni e di colori, come non si vedeva dall’ultima promozione, conquistata sei anni fa nello spareggio play off contro il Foggia. La squadra biancoverde capeggiata dal suo condottiero Massimo Rastelli, in giro per la città su un pullman a due piani scoperto per festeggiare passo passo insieme ai suoi impagabili tifosi, giunti da tuttta l’Irpinia. Dopo le tantissime polemiche di qualche mese fa per la possibile perdita del suo capoluogo storico, la nostra splendida provincia ritrova, anche attraverso il calcio, il suo capoluogo. E almeno per una sera, una magica ed allegra serata di maggio, Avellino ritorna ad essere a pieno titolo la città simbolo di una terra che, come la sua squadra (che splendidamente la rappresenta) è rinata sia pure solo nello sport.
E chissà che i successi sportivi non facciano da traino morale per fare sperare gl iIrpini tutti anche in una resurrezione sociale.