UGL: il Tribunale di Roma rimuove Paolo Capone dalla carica di Segretario Generale – Muscarella: “Con questa sentenza torna la verità e la giustizia nel nostro sindacato”
“La decisione del Tribunale di Roma spazza via l’auto-proclamato Segretario Generale Paolo Capone e i suoi sodali e cancella le illegittimità e prepotenze messe in atto in questi mesi contro numerosi dirigenti sindacali e contro l’onore e la dignità della nostra Ugl”. E’ quanto afferma il leader di “Ripartire dal territorio” Salvatore Muscarella, candidato alla Segreteria Generale del sindacato, commentando l’ordinanza n. 73664-1/14 r.g. del 5/2/15 del Tribunale di Roma. “Il Giudice ha severamente censurato la violazione delle norme statutarie in materia di elezione del Segretario Generale e particolarmente la mancata verifica del quorum sia costituivo che deliberativo del Consiglio nazionale – spiega Muscarella – e ha provveduto a sospendere l’esecuzione della deliberazione del 29 ottobre 2014 del Consiglio Nazionale della UGL con cui Capone ha illegittimamente attestato di essere stato eletto alla carica di Segretario Generale. Il giudice – continua Muscarella – nelle sue motivazioni ha ritenuto opportuna “la immediata rimozione dell’odierno Segretario generale” e ha precisato che “con la sospensione del provvedimento di elezione e proclamazione del Segretario Generale vengono meno tutti i poteri e facoltà connessi alla funzione”.
“Insomma – sottolinea Muscarella –, dopo mesi di nomine illegittime, espulsioni e persecuzioni contro i dirigenti sindacali che si sono ribellati a questo grande ‘imbroglio’, finalmente nella Ugl torna a soffiare il vento della verità e della giustizia, che consentirà al nostro sindacato di porre fine a prepotenze e condizionamenti esterni, per guardare al futuro con la forza e la partecipazione democratica dei propri militanti ed iscritti che, nonostante le vicende confederali, non hanno mai smesso di fare il proprio ‘lavoro’, ovvero di difendere lavoratori, pensionati e disoccupati”. “ E’ finito il tempo dei candidati di comodo” ha concluso Muscarella “, sponsorizzati improvvidamente da chi, con tutta evidenza, ha deliberatamente violato le regole democratiche della UGL e vilipeso la sua lunga storia di oltre 60 anni”