Dagli USA un robot a forma di siluro per studiare l’Oceano artico e la velocità dello scioglimento dei ghiacci

Un ‘mini’ siluro per studiare l’Oceano artico e aiutare i ricercatori a capire quanto è veloce lo scioglimento dei ghiacci. È uno dei progetti finanziati dalla Marina americana e presentato a Washington nel corso di un evento dedicato alla scienza e alle tecnologie navali del futuro. Si tratta di un robot a forma di siluro, in formato ‘mini’, di colore giallo, con delle tozze ali che spuntano di lato. ”Assomiglia un po’ a una banana”, spiega Martin Jeffries, uno dei ricercatori dell’Office for Naval Research, l’agenzia che ha sponsorizzato il progetto. Più precisamente il robot è un ”seaglider”, dispositivo in grado di ‘navigare’ le correnti oceaniche per un anno. In pratica si ‘tuffa’ e riemerge raccogliendo dati e trasmettendoli in tempo reale. Sul sito del progetto si legge che questi robot sono in grado di realizzare le misurazioni oceanografiche tradizionalmente fatte da navi o altri strumenti ormeggiati, ma a costi inferiori. La scorsa estate la Marina Usa ha finanziato un grosso studio che ha utilizzato parecchi esemplari di questo robot, insieme a boe e ad altri tipi di sonde, per monitorare lo scioglimento di una fetta di calotta artica. ”Si è trattato del maggiore esperimento di sempre in questo settore – spiega Jeffries a Npr -. Non era mai stato fatto nulla di simile nell’Oceano artico”. Per decenni la stessa Marina ha utilizzato sottomarini al di sotto dei ghiacci ma non si era interessata a ciò che accadeva in superficie. Poi la prospettiva è cambiata con gli studi sullo scioglimento della calotta polare.

 

 

 

 

Da Ansa.it

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