Siamo “programmati” per superare le pene d’amore – Uno studio Usa: esiste un meccanismo nel cervello che ci aiuta a reagire
L’intuito ci suggerisce da sempre che il tempo e’ l’unico antidoto per ‘lenire’ le pene d’amore, ma la buona notizia per quanti ne soffrono e’ che anche la scienza conferma che siamo programmati, ‘cablati’ per superare un rifiuto o la fine di una relazione e andare incontro ad altre nel futuro. Uno studio pubblicato sulla rivista Review of General Psychology e condotto dagli studiosi della Saint Louis University,che hanno esaminato la letteratura scientifica sull’argomento focalizzando l’attenzione proprio sui processi che portano alla rottura di una relazione e all’inizio di un’altra, ha portato infatti alla conclusione che esista un meccanismo nel cervello di ciascuno di noi che ci aiuta a reagire e a tirarci fuori dai momenti bui e dalle situazioni tumultuose. “Cio’ suggerisce che ci si riprende. Il dolore andrà via col tempo e ci sarà una luce alla fine del tunnel”spiega il dottor Brian Boutwell, autore dello studio. I motivi che portano alla fine di una relazione- spiegano gli studiosi- possono essere svariati e soprattutto diversi tra uomini e donne. Per l’uomo generalmente sono da attribuire prevalentemente a un’infedelta’ fisica della propria partner,mentre per la donna a un’infedelta’ sentimentale, emotiva, anche se ci sono dei casi in cui le ragioni possono essere comuni ad entrambi i sessi. “Ad esempio a volte uomini e donne interrompono una relazione per la stessa ragione , perché nessuno dei due tollera la crudeltà da parte del partner” spiega il dottor Boutwell. Ma quando si fa la scelta di lasciarsi alle spalle un rapporto ciò che accade e’ simile a una disintossicazione dalla droga, spiegano gli studiosi, che non a caso per capire meglio alcuni meccanismi hanno studiato proprio le scansioni cerebrali di chi faceva uso di cocaina e di chi ha smesso. Si attivano altre aree del cervello rispetto a quando si e’ nel pieno di una storia d’amore e sono proprio queste nuove aree che ci predispongono, col tempo, ad aprire il cuore a un nuovo partner. “Inizialmente- aggiunge il dottor Boutwell- a prevalere potrebbe essere il vecchio partner e il tentativo di riconquistare il suo affetto, tuttavia se il meccanismo si mette in funzione il cervello degli individui agisce per correggere certe emozioni e comportamenti, aprendo la strada per essere attratti da nuovi compagni e dare vita nuove relazioni”.
Studiare di più le relazioni di coppia e anche le loro difficoltà- concludono gli studiosi- e’ essenziale anche per capire meglio i modi in cui una relazione che sta finendo si può salvare, per evitare che si arresti in modo mortificante e brusco.
Da Ansa.it