Un buon Avellino non tradisce le attese e regola il Modena con il minimo scarto: 1 – 0

Avellino – Modena    1 – 0


Avellino : Frattali, Pisacane, Ely, Chiosa, Bittante, Schiavon (13′ st D’Angelo), Arini, Zito, Sbaffo (37′ Soumarè), Castaldo, Trotta (46′ st Comi). A disposizione: Gomis, Regoli, Kone, Almici, Angeli, Mokulu. All: Rastelli.
Modena : Pinsoglio, Gozzi, Cionek, Zoboli, Rubin, Signori (25′ st Beltrame), Schiavone (32′ Martinelli), Nizzetto, Fedato, Granoche, Acosty (15′ st Garritano). A disposizione: Manfredini, Calapai, Marzorati, Sakaj, Beltrame, Marsura, Manfrin All.: Melotti-Pavan.
Marcatore: 32′ pt  Zito.
Arbitro: Juan Luca Sacchi di Macerata. Assistenti: Mondin di Treviso e Intagliata di Siracusa.
Ammoniti: Zito, Trotta, Cionek, Garritano (M). Angoli: 9-5 Avellino. Rec: 1′ pt; 5′ st.

 

 

Un buon Avellino non tradisce le attese dei tifosi biancoverdi e regola il Modena con il minimo scarto. Ai Lupi è bastato un gol del ritrovato Antonio Zito (prima realizzazione stagionale per il centrocampista napoletano) per avere ragione del Modena. La squadra di Rastelli era di fronte ad un bivio: ritornare alla vittoria contro i Canarini oppure consegnarsi ad una crisi profonda, i cui risvolti negativi avrebbero potuto essere assolutamente devastanti per tutto l’ambiente biancoverde. Il campo, giudice insindacabile ed inappellabile, ha restituito un Avellino cui poter poter dare ancora tanta fiducia. I ragazzi in maglia verde hanno vinto e, per larghi tratti del match, anche convinto. Non era facile per Castaldo e compagni, specie sul piano psicologico, affrontare in casa un Modena affamato di punti, dopo un trittico di sconfitte brutali e sanguinose. Ma gli uomini di Rastelli sono scesi in campo con il piglio giusto e con tanto spirito di rivalsa, e per i Modenesi c’è stato ben poco da fare. L’hombre del partido (direbbero dalle parti di Madrid) è stato senza alcun dubbio il redivivo Antonio Zito. Il napoletano si è rivelato l’autentico mattatore della sfida dei Lupi ai Canarini. Motivato al punto giusto e sorretto da una condizione fisico-atletica finalmente accettabile, l’estroso centocampista ex Ternana ha deciso la gara non solo e non tanto con le sue giocate tecnicamente superiori alla norma di questa serie B, ma ha anche suggellato la sua migliore prestazione in maglia biancoverde realizzando la rete della vittoria dei Lupi. Un gol di ottima fattura: assist di Castaldo dalla destra, stop di petto ed esterno sinistro nell’angolo alla destra del portiere modenese.

E’ stata una gara che, a parte qualche contropiede insidioso dei Gialloblu emiliani, ha trovato nell’Avellino il suo padrone, sia per volume di gioco, sia per le azioni più pericolose. Anche perchè la spinta degli ospiti, dopo i primi 45 minuti e qualche sprazzo ad inizio ripresa, è andata spegnendosi con il passare del tempo. Del resto che l’Avellino volesse far suo questo match ad ogni costo si era intuito anche dallo schieramento iniziale proposto da Rastelli, con un 4-3-1-2 alquanto votato all’offensiva, atteso che il centrocampo biancoverde aveva una sua composizione  in qualche modo “anomala”:  con Zito, Sbaffo e Schiavon tutti insieme sin dal primo minuto di gioco, e con il solo Arini a fungere da vero frangiflutti in mezzo al campo. Un atteggiamento  tattico “rivoluzionario” per uno come Rastelli, a cui i suoi più accaniti detrattori hanno sempre contestato una certa inclinazione al “primo non prenderle”. E quest’atteggiamento comunque “coraggioso” da parte del tecnico di Scafati ha restituito un Avellino positivo e propositivo, come sicuramente un match casalingo imponeva di essere.

Ora con questa bella vittoria, che sicuramente, oltre a portare tre punti preziosissimi alla classifica biancoverde, restituisce una certa serenità a tutto l’ambiente avellinese, la compagine irpina ritorna a fare “pensieri da grande”, specie guardando al distacco non abissale che i Lupi hanno dal secondo posto. In fondo 4 punti da recuperare al Bologna (con la prospettiva dello scontro diretto, che avverrà alla terzultima di campionato) non sono poi tanti, specie in ragione delle 8 gare che ancora mancano alla conclusione di questo avvincente torneo cadetto.

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