Avellino – Pescara, le pagelle ai Lupi: sugli scudi Frattali, Zito, Sbaffo, Castaldo e Comi
Frattali 7
Prestazione davvero super per il portiere romano, che con i suoi ottimi interventi impedisce al Pescara di chiudere i conti già nel primo tempo; sicuramente la migliore partita disputata dall’ormai ex dodicesimo biancoverde;
Pisacane 6
Solita prova di sostanza del difensore napoletano che assicura il proprio contributo senza alcuna sbavatura, anche quando, nel secondo tempo, deve disimpegnarsi da centrale;
Fabbro 4
Disastroso rientro in squadra per il roccioso difensore friulano: un’ammonizione ed un secondo fallo in cui riceve “la grazia” del direttore di gara; lento e macchinoso nei movimenti; Rastelli pone fine dopo solo mezzo tempo ad uno sperpetuo di cui egli stesso è stato causa, sostituendo l’ex Juve Stabia con Zito;
(dal 26′ Zito 7
Una delle sue migliori partite in maglia biancoverde; nei piani di Rastelli doveva entrare ad inzio ripresa per dare qualità alla manovra offensiva avellinese, ma il gol subito dai Lupi affretta i tempi del suo ingresso; nella ripresa è un’ira di Dio sulla trequarti di centrosinistra, saltando regolarmente gli avversari e proponendo sempre iniziative pericolose per il Pescara; inoltre ha il merito di farsi trovare in area avversaria al momento giusto, insaccando di testa la palla del vantaggio avellinese);
Chiosa 5.5
Attento e diligente, l’ex torinista garantisce il suo, sebbene sia leggermente sfortunato in occasione del gol del vantaggio pescarese;
Bittante 5.5
Non una delle sue migliori partite, sebbene in fase difensiva non commetta errori; in fase di disimpegno, tuttavia, si notano alcune sbavature;
(dal 46′ Sbaffo 6.5
Una volta si diceva: la classe non è acqua; e per uno come il marchigiano è ancora un detto calzante; il suo ingresso offre tanta qualità tecnica in più ai Lupi, che prendono ad insidiare la metà campo abruzzese con iniziative intelligenti e sempre produttive; la spinta dei biancoverdi si fa via via sempre più insistente, e Sbaffo, da par suo, detta i tempi della proposta biancoverde);
Almici 6
Gioca in un ruolo non precisamente suo, senza commettere errori macroscopici; nella seconda parte di gara fa il difensore puro, rientrando nuovamente nella sua naturale dimensione tecnico-tattica;
Arini 6
Si sacrifica in un estenuante lavoro di tamponamento e di supporto ai compagni in difficoltà; la fase di non possesso è, al solito, generosa ed impeccabile, ma altrettanto non può dirsi quando è chiamato a dare le coordinate giuste alla proposizione biancoverde;
Kone 5.5
Il suo primo tempo è letteralmente da buttare via: macchinoso, lento e svagato, perde un’infinità industriale di palloni, e non anticipa mai un avversario sulle seconde palle; nell’ultimo quarto di gara, dopo il pareggio di Castaldo, prende a spingere con maggiore convinzione ed efficacia, trovando anche il gol, complice una deviazione, che dà la sicurezza dei tre punti all’Avellino;
Visconti 6
L’ex Cremonese è sicuramente sulla via del recupero della forma ottimale, ed anche contro il Pescara ha giocato una gara giudiziosa e senza alcuna sbavatura;
Castaldo 7
Tanta voglia di farsi perdonare dai tifosi il periodo di appannamento, coinciso, guarda caso, con la serie negativa dei Lupi: fa un movimento costante lungo tutto l’arco della trequarti avversaria, e propone tanti “dialoghi” con i compagni; cresce con il passare dei minuti e nel secondo tempo è un vero leone; cuore, grinta e qualità: mette dentro il rigore del pareggio e confeziona l’assist per Comi, che dà il via all’azione del gol del vantaggio di Zito; insomma, Gigi è davvero tornato;
Trotta 5.5
Si vede poco, forse anche perchè ormai i difensori avversari lo tengono particolarmente d’occhio (cosi come Di Biagio che ancora una volta era in tribuna a visionare proprio l’attaccante casertano); non produce tanto, anche se proprio sullo spirare del primo tempo si rende pericoloso con un destro parato a terra dal portiere pescarese;
(dal 28′ st Comi 6.5
L’ingresso dell’ex tornista sposta definitivamente l’inerzia della gara dalla parte dei Lupi: Gianmario assicura la grinta, l’astuzia, il “mestiere” e la combattività dell’attaccante di razza; e non è un caso che sul cross di Castaldo riesca ad “aggredire” sul salto anche il portiere che sbaglia il tempo di intervento smanacciando malamente e dando la possibilità a Zito di mettere di testa la palla in fondo al sacco; a nostro avviso questo ragazzo meriterebbe un pò più di spazio, specie adesso che la lotta si fa dura;
Rastelli 6.5
Alzino la mano coloro che alla fine del primo tempo (con l’Avellino sotto di un gol) erano ancora disposti a “difendere” il tecnico binacoverde, a cui poteva imputarsi una formazione iniziale composta da tanti “manovali”; ma sin dal 26′ del primo tempo (sostituzione di Fabbro con Zito) e soprattutto con l’inserimento dal 46′ di Sbaffo, Rastelli corre giustamente ai ripari dando spazio agli ingegneri e “costruttori”; poi, con la scelta di buttare dentro Comi al posto di uno spento Trotta, dimostra tutta la sua intelligenza tattica.