Pietradefusi, minaccia e colpisce al capo con una pietra un uomo: arrestato 43enne
In una stradina ubicata nella frazione di Dentecane di Pietradefusi, un 63enne del posto veniva aggredito, per motivi in corso di accertamento, da un 43enne di comune limitrofo che, mediante l’uso di una grossa pietra, lo stava ripetutamente percuotendo al capo proferendo contestualmente frasi minacciose nei suoi confronti. In quell’istante si trovava in transito, libero dal servizio, un carabiniere del locale Comando Stazione che, dopo aver intuito la situazione, prontamente scendeva dall’auto e si prodigava per prestare soccorso alla vittima intimando all’autore dell’aggressione di non allontanarsi. Riusciva così a porre termine alla commissione del reato e ad evitare conseguenze ulteriori al malcapitato. L’aggressore, però, approfittando del fatto che il carabiniere stava soccorrendo il 63enne a terra sanguinante, si dava a precipitosa fuga a bordo della propria autovettura. Immediatamente lo stesso militare dava l’allarme alla Centrale Operativa del Comando Compagnia Carabinieri di Mirabella Eclano che riusciva in tempi strettissimi ad istituire posti di controllo ambito giurisdizione alla ricerca del reo. Le ricerche si estendevano anche in altre località con l’ausilio di equipaggi secondo collaudato dispositivo predisposto dal Comando Provinciale Carabinieri di Avellino in modo da creare una completa copertura di tutta la provincia e ad evitare che il soggetto potesse proseguire nella fuga. Nel frattempo l’aggredito veniva trasportato a mezzo autombulanza presso l’ospedale di Benevento dove veniva medicato e giudicato guaribile in gg. 12 per “contusione al cuoio capelluto con escoriazioni multiple” e l’applicazione di numerosi punti di sutura. Il fuggitivo, ormai messo alle strette, decideva poco dopo tempo di desistere nella fuga e di portarsi presso la Caserma dei Carabinieri dove veniva tratto in arresto in flagranza di reato dai militari della Stazione CC di Dentecane e dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Mirabella Eclano per i reati di minacce gravi, lesioni aggravate, resistenza a Pubblico Ufficiale e atti persecutori atteso che si accertava che il 63enne in passato era stato già vittima di altre aggressioni e minacce da parte del fermato che successivamente veniva ristretto in regime domiciliare secondo quanto disposto dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Benevento.