A Roma, “Genesi” la mostra globale del grande fotografo brasiliano Sebastiao Salgado
Cinquanta sfumature di grigio anzi molte di più, nelle foto di Sebastião Salgado in mostra all’Ara Pacis per un’esposizione in contemporanea con Londra, Rio De Janeiro e Toronto. Teatro globale, per un soggetto che lo è altrettanto: il Pianeta Terra nelle sue mille manifestazioni, per un viaggio iniziato nel 2003 e diventato oggi Genesi, una mostra e un libro.
Sono scatti dai cinque continenti, per ricordare all’uomo dove è nato e dove deve vivere, cercando di salvaguardare l’ambiente che lo circonda: scopo del progetto, scrive il fotografo, è “ricongiungerci con il mondo com’era prima che l’uomo lo modificasse fino quasi a sfigurarlo”.
“Quasi”: paesaggi, animali e persone sono gli elementi che vanno a comporre l’affresco della Terra, un po’ scrostato e rovinato ma ancora vitale. Salgado, che in passato ha raccontato per immagini le grandi migrazioni umane e il crepuscolo della grande produzione industriale torna oggi all’origine, alla Terra che è humus e habitat per l’uomo.
Quello di Salgado è un monito: prima ancora che immenso e generosissimo giacimento, la Terra è grembo e casa, l’unica possibile. Fosse solo per questo, bisogna rispettarla e proteggerla, e chissà che non si scoprano nuovi modi di viverci sopra, dentro, insieme.
Cinque le sezioni, quante le zone geografiche in cui Salgado ha realizzato il lavoro: Il Pianeta Sud, I Santuari della Natura, l’Africa, Il grande Nord, l’Amazzonia e il Pantanàl mostrano paesaggi ancora incontaminati, animali selvatici e schivi ritratti nel loro habitat, tribù indigene lontane da tutto, sincronizzate con i tempi lunghi della natura e non con quelli frenetici del progresso: sono lì, nelle foto, come a mostrare un’alternativa all’uomo post-industriale.
E’ Salgado a parlare di un “percorso potenziale verso la riscoperta del ruolo dell’uomo in natura. Nonostante tutti i danni già causati all’ambiente, in queste zone si può ancora trovare un mondo di purezza, perfino d’innocenza”, in un Atlante dell’umanità (ancora) possibile.
Dopo Roma, Londra, Toronto e Rio de Janeiro nella primavera 2013, Genesi continuerà il suo lungo giro toccando anche Parigi, altre città della Francia, poi gli Stati Uniti, altre città del Brasile,la Svezia e altri Paesi ancora.
In mostra sarà anche possibile vedere il film Sebastião Salgado. Fotografie, girato dal figlio dell’artista con il regista e amico Wim Wenders: immagini dai lavori principali realizzati dal fotografo prima di Genesi, dal 1983 al 2000.
Sebastiao Salgado. Genesi
Roma, Ara Pacis
Dal 15 maggio al 15 settembre
Fonte: Federica Marino per Tvd Rai