Rastelli: “Dimentichiamo la promozione, ora c’è questo trofeo che vogliamo fare nostro”
Massimo Rastelli, oltre ad essere un tecnico preparato, è un uomo serio, che ha fatto del sacrificio e dell’impegno professionale un credo imprescindibile. Vuole mettere da parte la baldoria e l’entusiasmo della vittoria del campionato, perchè si è imposto di portare a termine un’altra missione: la vittoria della Supercoppa di Lega Pro. Oggi è venuto in sala stampa a presentare il match di andata di domani sera contro il Trapani al Partenio -Lombardi.
“Ora è giunto il momento di ripartire. Vogliamo mettere da parte la gioia e l’entusiasmo di questi giorni per questa grandissima impresa che è stata la conquista della serie B. Adesso ci interessa portare a casa questo trofeo prestigioso, che mette a confronto le due squadre che hanno vinto i propri gironi di Prima Divisione. Sarà un premio alla migliore della categoria, e noi vogliamo primeggiare“.
Gli chiediamo se ha intenzione di schierare, dopo la lunga squalifica, Antonello Giosa, che a nostro avviso è stato particolarmente sfortunato.
“Si Antonello, sicuramente giocherà, a prescindere dall’infortunio che ci priverà di Izzo. Giosa è stato sfortunato perchè non meritava di rimanere fuori per 5 turni. Ora lo abbiamo a disposizione e credo che ci darà una grossa mano. Poi per quanto riguarda le sclete future, si vedrà dopo questa duplice sfida. Per quanto riguarda i nostri avversari, debbo fare i complimenti al mio coetaneo Boscaglia, che da almeno 4 anni sta facendo un grande lavoro a Trapani. Ha ottenuto promozioni facendo un lavoro alla Ferguson, cioè scegliendo in prima persona i tasselli giusti da inserire anno dopo anno in un gruppo assai collaudato. Ma anche il sottoscritto non è andato poi cosi male: due volte le mie società mi hanno chiesto di vincere ed io le ho accontentate, senza neppure avere la squadra che sulla carta era considerata la migliore. Per quanto riguarda il futuro dei Lupi in Cadetteria, noi pensiamo che bisogna affidarsi a giocatori che siano duttili tatticamente, per poter adottare anche diversi moduli nella stessa partita. La serie B va studiata e programmata”.
Abbiamo chiesto al tecnico di Scafati di confermarci la nostra impressione, avendo imparato a conoscerlo, vale a dire se anche in serie B continuerà ad avere quest’atteggiamento da allenatore offensivista, che attacca anche con 4 calciatori.
“Nel calcio si inventa poco, voi sapete che è fondamentale avere calciatori che sappiano finalizzare. Specie poi in una categoria ancora piu’ impegnativa come la cadetteria. A me piace poter contare su elementi che assicurino il giusto equilibrio tattico tra le due fasi. Ma è chiaro che se hai quelli che la mettono dentro, il gioco viene esaltato e c’è la giusta soddisfazione per tutto un lavoro settimanale che viene prima”.