Mercogliano, commozione e gioia per centinaia di amici convenuti al primo Memorial Vittorio Marrone “Schizzetto”
Vittorio Marrone, alias “Schizzetto” rappresentava un pezzo importante della storia calcistica avellinese. Per oltre 50 anni sulla breccia, ha insegnato prima la vita e poi il calcio a tante generazioni di ragazzi. Oltre mezzo secolo fa creò una piccola società dilettantistica, la Microinter, che si occupava innanzitutto di togliere i ragazzi dalla strada e di dare loro, attraverso la squadra di calcio, fondamentali momenti di aggregazione. A Vittorio non interessava tanto creare il futuro campione, perchè ciò che gli stava piu’ a cuore era la formazione umana nella fase piu’ delicata, l’adolescenza. L’aspetto educativo, la trasmissione ai suoi ragazzi dei valori piu’ importanti era per lui una specie di missione. Ma Schizzetto è stato anche un insostituibile collaboratore del Comm. Antonio Sibilia negli anni d’oro dell’Avellino in serie A. Grande osservatore, competente come pochi di calcio e di uomini, era una delle rarissime persone a godere della fiducia e della stima del vulcanico presidente Sibilia.
Un’idea, una semplice idea (proposta dal sottoscritto a Bruno Iovino), che arrivava dallo spontaneo bisogno di ricordare un amico carissimo che ci aveva lasciato un anno fa, si è trasformata ieri pomeriggio, in occasione del primo memorial, in un’incredibile rimpatriata di tantissimi amici, tutti accomunati dalla stesso rapporto affettivo avuto per decenni con il mitico ed ineguagliabile Vittorio Marrone, più semplicemente Schizzetto.
C’era davvero tanta gente il cui destino si era incrociato con quell’impareggiabile maestro che ha saputo tradurre il calcio nella più significativa metafora della vita. Ad onorare il ricordo del piccolo grande Schizzetto sono convenuti sul campo Sibilia di Torrette di Mercogliano (anche da fuori provincia e da fuori regione) oltre cento personaggi (più o meno noti) del calcio irpino, dilettantistico e professionistico. Citiamo solo alcuni nomi, semplicemente quelli che ci vengono per primi a mente, senza per questo fare torto a tutti gli altri, quasi duecento presenti: Bruno Iovino, Tonino Mogavero, Tonino Iandolo, Raniero Biancardi e Massimo Ieppariello che hanno curato l’organizzazione del memorial, reclutando tutti gli altri amici. Ma poi Gino Corrado, Elio Sateriale, Geppino Giacobbe, Gigi Pavarese, Agostino Spica, Pasquale Visconti, Pino Del Gaudio, Peppino Guerriero, Ubaldo Taddeo, Vincenzo Dente, Flaviano Polcaro, Renato Buongiorno, Cleo Murino. Da Pescara è tornato pure Matteo Ladogana, da Benevento Gegè Capossela, e da Procida il vecchio amico Giovanni. Ma l’elenco, ripetiamo, è lunghissimo, con centinaia di ex allievi che hanno voluto testimoniare il loro affetto nei confronti dell’antico maestro, che molti di loro consideravano come un secondo padre. Unica nota stonata: l’assenza di rappresentanti dell’U. S. Avellino, attualmente impegnato nel ritiro precampionato di Sturno.
La cerimonia commemorativa è iniziata con la consegna di un fascio di fiori alla moglie di Vittorio (la signora Milagros, che era accompagnata dal figlio Gaetano e dalla sorella Antonietta) e tre targhe ricordo, una da parte del Club Avellino Gianpietro Tagliaferri e due (Consiglio comunale e Assessorato allo Sport) del Comune di Altavilla Irpina, paese dove Schizzetto ha vissuto e fatto calcio per circa un quarto di secolo. Il parroco di Mercogliano Don Vitaliano Della Sala ha officiato una breve orazione. Dopo il doveroso minuto di raccoglimento, sono state disputate due brevi partite con la partecipazione di 4 squadre diverse, composte da vecchie glorie dell’Avellino e della Microinter, e dai giornalisti irpini. E’ stato un pomeriggio all’insegna dell’amicizia e dei veri valori umani e sportivi, quelli che ha evidentemente saputo inculcare a tutti i presenti il mitico Schizzetto, che da lassù certamente avrà avuto per ognuno un “rimbrotto” ed un sorriso “nascosto”.
Rino Scioscia