Avellino, è partita la campagna fondi per il salvataggio di Flussi, il festival internazionale di arte elettronica e cultura digitale
È partita in queste ore la corsa al salvataggio di Flussi, il festival internazionale di arte elettronica e cultura digitale, un evento unico nel suo genere, che ogni anno a fine agosto trasforma il capoluogo irpino in una capitale europea. In queste ore, l’associazione avellinese Magnitudo” che produce il festival, ha dato il via ad una grossa operazione di supporto dal basso, una raccolta fondi, per garantire la sopravvivenza del festival, fortemente penalizzato dalla mancanza di finanziamenti alla cultura e soprattutto dalle modalità con cui si accede e si ricevono i contributi.
Dal 2009, l’evento si è affermato come punto di riferimento nel panorama nazionale dei festival dedicati al genere, ed è divenuto un’occasione di promozione del territorio, contribuendo all’arricchimento dell’offerta culturale nella provincia avellinese attraverso una proposta di qualità che, grazie alla presenza di numerosi artisti di levatura internazionale, richiama ogni anno un pubblico di appassionati da tutta Italia.
Nuovi linguaggi, sperimentazione, formazione alle professioni inerenti le nuove tecnologie, performances live internazionali, arti mediali e approccio critico alla digitalizzazione delle nostre vite, sono gli ingredienti di una manifestazione che non ha eguali nel Sud Italia, un evento che va sostenuto e difeso, di cui bisogna scongiurare una possibile crisi. Mediante una piattaforma online, chiamata indiegogo, il festival ha dato il via ad una campagna di sostegno. Gli organizzatori hanno creato una pagina web per raccogliere i fondi necessari alla produzione della settima edizione di Flussi. Il Festival, a cui negli anni è stata riconosciuta una credibilità internazionale, da parte del pubblico, addetti ai lavori e istituti di cultura stranieri, versa oggi in una situazione economica al limite del collasso. Una condizione che si è venuta a generare negli anni, dovuta innanzitutto alla mancanza, da parte delle istituzioni locali e dei settori privati, di una volontà precisa: non si è saputo credere, e quindi investire, in un evento culturale tutto made in Irpinia, ma dal respiro, profondamente globale. Flussi non è una semplice manifestazione che si riduce ai soli giorni del festival, flussi rappresenta un modalità di interpretazione della realtà. Le tante edizioni con i temi e le proposte artistico-formative avanzate, stanno permettendo all’intera provincia di affermare un proprio ruolo ed un proprio spazio nello scenario contemporaneo. La profonda relazione tra umanesimo e tecnologia fanno di questo festival un importante agente sul territorio, un soggetto a cui le istituzioni stentano a riconoscerne meriti e competenze.
Chiediamo a tutti un’azione di salvaguardia e salvataggio, ci rivolgiamo agli imprenditori, alle associazioni di categoria, ai professionisti, agli studenti, alle casalinghe, agli impiegati, ai giovani, agli adulti e agli anziani. Tutti sono chiamati ad interrogarsi ed a partecipare con un loro contributo, affinché si scongiuri la prospettiva nefasta di un tracollo del festival, che rappresenterebbe un insuccesso per tutta l’Irpinia, e quindi per tutti noi. L’appello è rivolto anche a chi stenta a comprenderne il linguaggio del festival ma può invece apprezzare gli sforzi organizzativi spesi a costruire una importante operazione culturale, che ha effetti e ricadute positive su tutto il nostro territorio. Se il festival Flussi riuscirà, con il vostro contributo, a rendere sostenibile la settima edizione, sarà tutta la comunità irpina a giovarne, saremo noi tutti ad avere ancora a disposizione sul nostro territorio un evento che ci proietta nel futuro e nei contesti culturali europei più avanzati. Il modo in cui è stato concepito il festival nel suo divenire, la visione con cui è stato sempre organizzato, hanno permesso di sovvertire la gerarchia tra zone periferiche e centri di produzione culturale, il festival Flussi ha permesso alla provincia avellinese, generalmente esclusa da certi circuiti di promozione artistico-culturale, di diventare, in questi anni, il centro di una rilevante e innovativa impresa culturale. Flussi ci rende tutti più liberi, consapevoli e curiosi, rendendoci una comunità in grado di affrontare le sfide globali e le tensioni che i processi di modernizzazione richiedono. Allora, sostenere con un contributo il festival, non vorrà solo rappresentare la possibilità di avere ancora sul territorio una semplice proposta di spettacolo, bensì un evento umano capace di trasformare la realtà e di incidere positivamente sulla crescita culturale di noi tutti. Un piccolo contributo da parte di tutti può permettere di mantenere in vita e di dare una prospettiva ad un grande evento di cui non bisogna sottovalutarne gli effetti benefici che rilascia nella provincia, altrimenti non ne afferriamo la grande portata.
La lista dei sostenitori sarà resa pubblica attraverso una capillare campagna di informazione locale e nazionale che investirà i social network, il sito internet del festival e le testate di informazione locale online e offline.
Come fare per supportare Flussi:
1) cerca su Google “Indiegogo flussi festival” e clicca sul primo link che compare, si aprirà la pagina Indiegogo di Flussi media art festival 2015
2) clicca sul pulsante a destra “contribute now”
3) inserisci la quota di contributo che desideri e fai il login con un indirizzo mail valido o un account facebook
4) procedi scegliendo il metodo di pagamento
5) riceverai una mail di conferma all’indirizzo di posta indicato
Per informazioni o chiarimenti contattare i membri dell’associazione Magnitudo ai numeri:
3337300825 oppure 3397501191