Giovanni Palatucci, orgoglio d’Irpinia ed esempio di nobile eroismo, potrebbe diventare Beato

Giovanni Palatucci nato a Montella nel 1909, è stato l’ultimo Questore della città italiana di Fiume,  dal 1939 al 1944. Durante la tremenda fase della deportazione degli Ebrei nei campi di concentramento tedeschi, il funzionario irpino, nobile esempio di gradissimo altruismo ed autentico eroismo, salvò migliaia e migliaia di vite umane dallo sterminio. Arrestato dai Tedeschi nel settembre del 1944, fu deportato in Germania, a Dachau, dove morì il 10 febbraio del 1945, soltanto un paio di mesi prima della Liberazione. Aveva appena 36 anni. Nel marzo del 2000 il Vicariato di Roma ha emesso l’Editto per l’apertura del processo di Beatificazione di Giovanni Palatucci.  Successivamente Papa Giovanni Paolo II  lo ha proclamato Martire del XX secolo. Ora al vaglio della Commissione pontificia per i processi di Canonizzazione c’è un miracolo compiuto dal questore, già nominato Servo di Dio e Giusto tra le Nazioni. Un impiegato del Tribunale di Modena, affetto da un tumore maligno ad un rene, mise una foto di Palatucci sulla zona del suo corpo interessata dalla malattia incurabile. Cosi successe che i medici che erano già intenti ad intervenire chirurgicamente per asportare il tumore si accorsero che l’uomo era perfettamente guarito. La Chiesa sta vagliando attentamente il caso, e pare proprio che si sia arrivati vicino alla Beatificazione dell’illustre figlio irpino.

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