Avellino – Espanyol: buona tenuta della retroguardia, con un ottimo Gavazzi che si candida a vero valore aggiunto dei Lupi
Il test di ieri sera al Partenio-Lombardi è servito tantissimo ad Attilio Tesser che, in un match molto impegnativo per l’Avellino (al cospetto di un avversario, l’Espanyol, più forte sul piano della tecnica e dell’esperienza) ha potuto valutare un ampio spettro di situazioni tattiche, specie nella fase di non possesso. Per la difesa biancoverde, la partita contro una compagine della massima serie spagnola (quindi di livello europeo), è stato un banco di prova di notevole importanza. L’aver contenuto, sia pure a fatica, gli attacchi dei biancazzurri catalani, è sicuramente motivo di soddisfazione per la coppia centrale Ligi-Biraschi in particolare. I tifosi hanno potuto constatare che i singoli elementi della retroguardia avellinese (a cui va aggiunto l’infortunato Rea, forse il difensore più esperto dell’intera rosa dei Lupi) possono essere all’altezza del gravoso compito che li aspetta, in un campionato di serie B lungo e difficile, nel corso del quale l’ambizioso Avellino dovrà poter contare sempre, senza se e senza ma, sul loro imprescindibile apporto.
Ma chi ha sorpreso forse anche al di là delle aspettative del momento (ricordiamoci che stiamo parlando della prima partita vera, dopo appena due settimane di ritiro, quando mancano ancora più di cinque settimane all’inizio del campionato di serie B) è stato il centrocampista Davide Gavazzi. L’ex Sampdoria e Ternana non è certamente un calciatore sconosciuto. Era annunciato, in sede di ingaggio, come uno di quei calciatori in grado di innalzare il livello di competitività di una rosa. Ma quello che Gavazzi ha fatto vedere ed intravvedere ieri sera, al cospetto di avversari di livello decisamente superiore, ha positivamente meravigliato i tifosi biancoverdi: dinamismo, velocità, corsa con e senza palla, attacco intelligente degli spazi, raggio d’azione notevole, sia da interno destro che da mezzo sinistro; il tutto con una naturalezza disarmante che la dice molto lunga sul livello qualitativo del calciatore valtellinese. Scarsamente supportato nella zona nevralgica del campo da uno Schiavon in condizioni ancora non accettabili, e da un Arini che è andato a corrente alternata, Gavazzi ha agito per sè e per tre, dimostrando anche un’ottima tenuta fisico-atletica, atteso che praticamente ha giocato per l’intera durata della gara.
Insomma, ieri sera i tifosi biancoverdi hanno ricevuto il biglietto da visita di un calciatore, Davide Gavazzi, che si candida seriamente a divenire ben presto un vero valore aggiunto per la squadra di Tesser.