Ecco William Jidayi: “Posso giocare sia da mezzala che davanti alla difesa: toccherà al mister decidere la mia collocazione”

Ad Avellino è praticamente di casa: suo zio materno, insegnante alle Scuole Superiori, orginario di Montoro (come la mamma del calciatore) vive nella nostra città da diversi decenni, e spesso e volentieri ha ospitato il nipote aspirante campione. William ha trascorso tante festività di Natale in quella che da alcuni giorni è diventata anche la sede di lavoro. Eccolo Jidayi, per la prima volta da calciatore biancoverde, davanti a microfoni e taccuini:

Debbo dire di avere avuto un’ottima impressione da tutti i componenti della mia nuova società, ma sono stato accolto benissimo anche dai miei nuovi compagni, alcuni dei quali, come il mister, già conoscevo. A Lanciano ho visto per la prima volta la squadra in azione e l’ho trovata molto bene fisicamente, inoltre ho potuto notare che i miei compagni stanno già acquisendo i primi dettami tattici del nostro mister. Per quanto mi riguarda, logicamente debbo cercare di mettermi al più presto al passo con i compagni, visto che prima di venire ad Avellino, mi ero allenato da solo, il che non è esattamente la stessa cosa che fare una vera preparazione. Adesso c’è questo primo impegno ufficiale contro la Casertana, che è una sqaudra tignosa, da prendere con le molle, anche perchè nessuno ci regala niente. Il mio ruolo? Sono un centrocampista che può giocare sia da interno che davanti alla difesa. Sarà il mister a trovarmi la giusta collocazione. A me compete soltanto lavorare seriamente. Il mio numero di maglia? Siccome passo spesso il Natale ad Avellino, ho scelto il 25″.

 

 

 

 

 

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