La casa di cura Montevergine è partner dell’Avellino e donerà un defibrillatore al club biancoverde
L’U.S. Avellino è lieta di comunicare l’avvenuto accordo di partnership con la Casa di cura privata Montevergine di Mercogliano. Da quarant’anni punto di riferimento della sanità campana, ha sempre coniugato al rigore professionale la ricerca di standard di eccellenza, l’attenzione all’innovazione clinica e tecnologica, l’umanizzazione nell’assistenza.
Questa la nota della Casa di cura Montevergine che, oltre ad affiancare l’U.S. Avellino con un accordo di sponsor, donerà un defibrillatore di nuovissima generazione alla società.
“Tre anni fa la morte su un campo di calcio di Mario Morosini centrocampista del Livorno stroncato da un arresto cardiaco, all’età di 25 anni, davanti agli occhi attoniti di migliaia di spettatori nello stadio di Pescara. L’inchiesta della magistratura confermò che l’uso di un defibrillatore avrebbe potuto salvare la vita allo sfortunato calciatore. Da quel giorno si disse: mai più tragedie del genere.
E la clinica Montevergine vuole contribuire nella campagna di prevenzione che da quella tragedia è stata avviata nel mondo del calcio. Con questo obiettivo, l’eccellenza del cuore di Mercogliano, intende donare allo staff medico dell’Avellino un defibrillatore di nuovissima generazione, per aumentare i margini di sicurezza non soltanto per i calciatori in campo ma anche per i tifosi sugli spalti.
La cerimonia di consegna del defibrillatore si terrà prima dell’inizio della gara d’esordio in casa dell’Avellino, il prossimo 12 settembre, contro il Modena. A consegnare il defibrillatore, nelle mani del patron dell’Avellino, Walter Taccone, ci sarà il massimo esponente della clinica, il presidente del gruppo, l’avvocato Paolo Iannone”.