I Lupi battono 3 – 0 in amichevole il Cosenza – Pezzi d’autore di Tavano e Castaldo, il cui capolavoro acuisce ulteriormente il rammarico per la sua lunga squalifica
Avellino – Cosenza 3 – 0
Avellino: Frattali (30′ st Bianco), Nitriansky (34′ st Petricciuolo), Biraschi (7′ Chiosa), Rea (37′ st Tutino), Visconti (7′ st Giron), Gavazzi (15′ st D’Attilio), D’Angelo (7′ st Jidayi), Zito (15′ st Schiavon); Insigne (15′ st Soumaré), Trotta (7′ st Castaldo), Tavano (7′ st Mokulu). All.: Tesser.
Cosenza: Perina, Corsi, Tedeschi, Blondett, Ciancio, Criaco (5′ st Fiordilino), Arrigoni, Caccetta, Guerriera (7′ st Raimondi), La Mantia (15′ st Ventre), Arrighini (1′ st Pinna). A disp.: Saracco, Soprano, Di Somma, Novello, Gaudio, Pellegrino. All.: Roselli.
Arbitro: Strippoli della sezione di Bari. Assistenti: Iovine e Lombardi.
Reti: 11′ Tavano, 19′ st D’Attilio, 35′ st Castaldo
Note: Angoli: 7-1 per l’Avellino – Spettatori circa 500 circa.
Per i Lupi poco più di una sgambatura il test odierno contro il Cosenza di Roselli. La formazione silana, ben messa in campo e con un bagaglio tecnico non di poco conto (se si considera tra le fila rossoblu dei Ciancio, Arrigoni, Caccetta, La Mantia e l’ex Arrighini) si è data da fare ed ha anche prodotto qualcosa in avanti, ma la differenza di categoria si è fatta comunque sentire, sebbene l’Avellino, complice anche il gran caldo, non abbia pigiato più di tanto sull’acceleratore. Gara, dunque, dai ritmi non furenti e dal tono agonistico non proprio eccessivo.
In questo contesto, non sono mancate sia le luci che le ombre. Le luci sono state accese da una fase offensiva, se non ottimale, comunque produttiva, vedi l’azione che ha portato al bel gol realizzato da Tavano (colpo sotto di esterno a scavalcare il portiere in uscita, dopo aver raccolto un ottimo invito del redivivo Zito). Le ombre sono venute fuori in fase impostazione dell manovra, dove un D’Angelo appena al 50% della sua forma ideale, non può “snaturarsi” agendo da play maker davanti alla difesa. Ma anche lo stesso pacchetto arretrato, senza un adeguato e corposo filtro in mezzo al campo, fa molta fatica a tamponare nella propria trequarti. La “questione” centrocampo è di importanza capitale per la squadra di Tesser, e francamente non si può pensare di poter affrontare un campionato, ormai davvero alle porte con un Arini (tra l’altro infortunato) adttato in unruolo, quello del regista, che non è propriamente nelle sue corde. Nè si può scommettere su un elemento, Jidayi, che, al di là della sua attuale improponibilità sul piano fisico-atletico (atteso che ci appare lontanissimo da una forma almeno accettabile), non ci pare possieda le stimmate del centrocampista che possa prendere per mano questa squadra.
Un’altra incognita è rappresentata dalla reale portata della lunga assenza per squalifica di Gigi Castaldo, che tornerà a disposizione di Tesser soltanto fra una ottantina di giorni. Un tempo ancora molto lungo per poter pensare a cuor leggero di farne tranquillamente meno. Insomma, in termini di punti, quanto potrà incidere sull’economia della forza propositiva e penetrativa di un attaccante che non è solo un goleador, ma è anche un calciatore dotato di grande classe e carisma. Siamo convinti che al di là della querelle Trotta (rimane o va via), lo stesso Ciccio Tavano possa esprimersi al meglio se a dialogare con lui c’è uno come il giuglianese, che sa dare del tu alla palla. E quella perla di classe e balistica che Castaldo (in occasione del terzo gol dei Lupi) ha tirato fuori dal proprio bagaglio tecnico non fa altro che acuire ulteriormente il rimpianto per la sua ancora lunga indisponibilità.