XL Laceno d’Oro: prosegue il ciclo “Nuove visioni” con tre pellicole da Francia, Italia e USA

Quarto appuntamento con le “Nuove Visioni” del Laceno d’Oro 2015. A partire dalle 18:00, presso il Cinema Panopticon dell’ex Carcere borbonico di Avellino, per proseguire in serata , alle 20:15 e alle 22:20, al Movieplex di Mercogliano, tre pellicole prodotte tra gli Stati uniti d’America, la Francia e l’Italia saranno protagoniste del Festival internazionale del cinema organizzato dal Circolo di cultura cinematografica «immaginAzione».

La rassegna “Nuove Visioni” è il cuore della quarantesima edizione del Laceno d’Oro. Una immersione appassionante nel “cinema del reale” attraverso le migliori produzioni indipendenti. Autori capaci di confrontarsi con linguaggi diversi, di aprirsi alla sperimentazione e alla contaminazione, che hanno fatto dell’indipendenza creativa e produttiva la cifra del loro cinema.

Si parte alle 18:00 nella splendida location del complesso monumentale dell’ex Carcere borbonico di via Dalmazia dove verrà proiettato la pellicola di Alfonso Perugini “New York”, prodotta tra gli Usa e l’Italia. Sarà presente l’autore.

SCHEDA FILM: NEW YORK
“New York” è un’opera che ruota intorno a cinque quartieri e a cinque figure femminili. Il film è diviso in cinque episodi interconnessi con il protagonista Patrick (Jarkko Mäkelä) che funge da filo conduttore. Ogni episodio rappresenta un diverso stato emozionale nelle relazioni uomo-donna. Cinque personaggi femminili completamente diversi, con problemi e storie differenti. Le cinque ragazze cambiano il destino e le intenzioni iniziali del protagonista, ma allo stesso tempo Patrick cambia i loro destini.

In serata il Laceno d’Oro 2015 si sposterà al Movieplex di Mercogliano dove, alle 20:15 sarà proiettato il film di Eleonora Danco dal titolo “N-Capace”, prodotto da Bibi Film e Rai Cinema. In sala la regista.

SCHEDA FILM: N-CAPACE
N-Capace, fin dal titolo a pezzi e dalla forma spaziale (come i vestiti da astronauti che la regista fa indossare a suo padre e alla badante) dichiara il suo intento frammentario, il suo da-da che reagisce alla guerra mondiale della crescita, all’orrore del diventare adulti, di perdere la madre, di dover vedere la realtà, di dover morire. E’ un teatro espanso, una performance di Eleonora Danco, drammaturga e corpo centrale dei palchi di ricerca italiani, che entra nella città e nel paese, che coinvolge tutti quelli che passano vicino. E’ una bomba di ricercatezza estetica che foto-gramma la realtà, è un film scritto con la luce e con l’ingegno, ritmato dalle musiche elettroniche di Markus Acher che ne costituiscono i battiti. Immaginiamo che una mattina Eleonora Danco si sia svegliata e abbia deciso di iniziare ad urlare. Questo urlo più che sonoro si è fatto estetico e allora, accompagnata da un piccone, senza togliersi il pigiama, e con tanto di letto al suo seguito, è uscita di casa, in un percorso di andata e ritorno Terracina/Roma, con l’obiettivo di distruggere i luoghi sacri della giovinezza che oggi sono stati cancellati o imbruttiti (su tutti il mercato Testaccio, che non le risparmia acute convulsioni). Sull’ideale strada percorsa, si ferma a parlare con adolescenti e anziani, fa una litigata con il padre, con una bella faccia tosta grazie alla quale riesce ad entrare sorprendentemente nella loro intimità quasi senza che questi se ne accorgano, come ipnotizzandoli. Il risultato è commovente perché estremamente pulsante di vita.

Terzo e ultimo appuntamento, sempre al Movieplex di Mercogliano, alle 22:20 con Bande de filles (Diamante Nero) della regista Céline Sciamma, pellicola prodotta in collaborazione con Arte France Cinéma.

SCHEDA FILM: BANDE DE FILLES (DIAMANTE NERO)
Une nouvelle vie. Con un impeto che cattura e trascina via, con una forza nel mostrare i desideri e le inquietudini adolescenziali in cui si sentono tutte le pulsazioni, le paure, gli slanci improvvisi di un coraggio verso continui salti nel vuoto. Lo si vuole dire senza mezzi termini: Diamante nero è un film bellissimo, che mostra come la cineasta francese Céline Sciamma ogni volta riesca a fare meglio. C’è il gruppo che crea forza e isolamento di Naissance des pieuvres e la doppia identità di Tomboy. La famiglia è ancora transito e, insieme, fuga. E la grandiosa partenza della partita a rugby già segna un film dove la protagonista si muove con le altre come in una continua ondulazione ritmica, come una danza persistente che esplode fragorosa nella scena della ragazze che cantano Diamond di Rihanna. Un blu sullo sfondo. Quasi un film che diventa videoclip e poi ritorna cinema, dove il corpo di Marieme/Vic appare così troppo pieno di vita per poter restare dentro quello schermo. E ha bisogno di uscire fuori, di urlare, di combattere a mani nude, quasi una lotta a mani nude come Un sapore di ruggine e ossa al femminile, dove il lembo di reggiseno rosso diventa lo scalpo. Lei ha 16 anni. La sua vita è confinata tra la famiglia, il quartiere, le leggi degli uomini, la scuola. All’improvviso cambia tutto. L’incontro con altre tre coetanee che la fanno entrare nel loro gruppo sprigiona quella voglia insopprimibile di vivere fino in fondo. Senza mediazioni. macchina da presa a seguire la protagonista alle spalle, e poi le altre. Ma il corpo della straordinaria Karidja Touré prima sembra volerla usare come nascondiglio, e poi invece affrontarla di petto. Faccia a faccia. Quasi uno scontro frontale. Un’adolescenza inquieta tutta d’istinto, quella che le permette di non farsi mettere i piedi in testa e, anzi, di tenere a distanza, la padrona della ditta di pulizie per cui lavora la madre, di prendere le botte dal fratello senza più avere paura, di lasciarsi andare con il ragazzo che ama ma anche non lasciar fuggire la sua giovinezza.

IL PROGRAMMA DI OGGI – MERCOLEDI 16 SETTEMBRE
ore 18:00 – Carcere Borbonico/Cinema Panopticon – “To be Giovanni Barrasco” di Massimo Borriello – Incontro con l’autore
ore 18:30 – Carcere Borbonico/Cinema Panopticon – “Costellazioni” di Luigi Cuomo – Incontro con l’autore
ore 20:30 – Carcere Borbonico/Cinema Panopticon – “Alfredo Bini. Ospite inatteso” di Simone Isola – Incontro con l’autore

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