Chiusano San Domenico, venerdi’ 18 e sabato 19 settembre Tuoro Folk Festival
Chiusano ospiterà il 18 e 19 Settembre 2015 la I^ edizione del TUOROFOLK FESTIVAL, con l’intento di unire l’intero repertorio di musica popolare dell’Italia Meridionale ed apprezzarne le diverse musicalità e sinuosità dei movimenti.
Alla manifestazione parteciperanno numerosi gruppi di musica popolare provenienti da varie zone della Campania e della Puglia che con fisarmoniche, organetti, tammorre, castagnole ed altri strumenti musicali rallegreranno per due giorni le strade del paese vestite a festa.
18 SETTEMBRE 2015
ORAFOLK – DAUNIA
Nasce per promuovere i valori della vita attraverso la riscoperta della cultura popolare fatta di musica, canti e balli dei Monti Dauni, della Daunia e più in generale dell’Italia Meridionale.
Conta circa 70 componenti.
Strumenti utilizzati: chitarre, basso, mandola, bouzuki, violino, fisarmonica, tammorre, castagnole, ed altri strumenti della tradizione popolare.
Dall’analisi di vecchi filmati, per dare un’identità al territorio, ha creato il ballo:“TARANDAUNIA – Tarantella dei Monti Dauni”
KIEPO’ – CILENTO
Provenienti dal Cilento, una zona a sud della provincia di Salerno, Kiepò è un gruppo di musica popolare che mischia cultura e tradizione in un risultato unico che riesce a trasportare l’anima da una sponda all’altra del mediterraneo, in un viaggio di sensi alla riscoperta delle origini.
L’Associazione Culturale Musicale Kiepò nasce nel 2007 dal fortunoso incontro tra musicisti dell’area cilentana. Nel loro spettacolo si esibiscono utilizzando strumenti musicali appartenenti al mondo agro-pastorale; la zampogna, la ciaramella, la chitarra battente, l’organetto, il friscarulo, il tamburello, tutti appresi direttamente da quegli anziani che oggi rappresentano la memoria storica del “Cilento Antico”.
PARANZA R’O LIONE – VESUVIO
SUONI, CANTI, BALLI, FESTE E RITUALI DELLA TRADIZIONE VESUVIANA
A Paranza r’o Lione” è un gruppo di ricerca e di recupero delle tradizioni musicali popolari e contadine del Centro e del Sud Italia con fattispecie quelle campane. La sua lente di ingrandimento è posta principalmente sul “Suono, Canto e Ballo n’ copp’ o tamburo” ovvero tammurriata. Essa è un’espressione coreutico- musicale che ha come suo paradigma un antico e ciclico calendario contadino che si intreccia ad un percorso sacrale di feste e ritualità mariane : Madonna dell’Arco, Madonna delle Galline, Madonna dei Bagni ecc.
OSPITE SPECIALE
MAESTRO Nando Citarella
Musicista, attore, cantante e studioso delle tradizioni popolari, teatrali e coreutico-musicali mediterranee, ha studiato e collaborato con importanti artisti come Eduardo De Filippo, Dario Fo, Linsday Kemp Roberto De Simone e Ugo Gregoretti.
Protagonista di Opere buffe, Commedie musicali e Concerti in Italia ed all’estero ed, in particolare nel 96, al Festival di Edinburgo.
Ha partecipato, nelle vesti di cantante lirico e barocco, ad alcuni films con la regia di Mario Monicelli, Luigi Magni, Cristina Comencini e Franco Zeffirelli.
Dal 1979 ha iniziato a collaborare con la compagnia M.T.M. di Lydia Biondi e dal 1986 con la Rai (famosa la sua interpretazione del giullare nelle trasmissioni di Pippo Baudo Luna Park).
Dall’87 è direttore artistico della Compagnia “LA PARANZA” da lui fondata insieme a un gruppo di esperti sulle tradizioni popolari.
Nel 1994 ha fondato i Tamburi del Vesuvio, gruppo di musica folk napoletana.
Nel ’96 ha cantato in occasione della giornata mondiale della gioventù per il Santo Padre Giovanni Paolo II° in Vaticano.
19 SETTEMBRE 2015
PROGETTO CALA LA SERA – GARGANO
Il Progetto Cala la Sera nasce da un evento estivo che sin dall’estate del 2004 vede protagonisti alcuni anziani cantori di San Giovanni Rotondo (Fg), che si esibiscono per le strade dei paesini del Gargano con un repertorio di canti tramandati di generazione in generazione. Dall’esigenza di preservare e documentare questo corpus di canti, è nata anche l’Associazione Culturale omonima. Da disagio della vita contadina, nascono molti dei canti di lavoro, delle strapulette e delle tarantelle.Si ha modo di apprezzare un genere musicale unico, li strapulette, sonetti sotto forma di tarantella e canti alla stisa, che si eseguivano durante le “serenate” e durante le feste, suonati con gli strumenti tipici della tradizione, ovvero dal borraccino, una chitarra battente diversa per forma e con tre fori di risonanza e una cassa armonica più piccola a fondo piatto, lu bughete-bu e lu murtale di bronzo, senza contare l’armonneca a due e otto bassi che sul Gargano arrivò con i pastori della transumanza.
PRATOLA FOLK – IRPINIA
Un gruppo fondato da Orlando Marano, nell’estate del 1974, inizialmente era formato da giovani studenti, professionisti ed operai di Pratola Serra in provincia di Avellino, zona particolarmente rappresentativa dell’emarginazione socio-culturale, e che risente della depressione economica onde da sempre il nostro mezzogiorno soffre. Al “documento” reperito nella tradizione orale, i Pratola Folk affiancano la canzone d’autore che in quella tradizione ha la propria matrice, nata cioè dal bisogno di “comunicare” al di fuori della musica di “consumo”, ritornare a una “dimensione” naturale a lungo smarrita.
BATTISTA E L’ECO DEI TALENTI – TARANTELLA MONTEMARANESE
La tarantella montemaranese è la tarantella caratteristica di Montemarano in provincia di Avellino. Originariamente eseguita con una ciaramella, un tamburello, le castagnette, in dialetto castagnole, e una voce maschile, oggi può essere realizzata con clarinetto, canto e controcanto; fisarmonica, armonia/ritmo, canto e controcanto; tamburello, ritmo. L’uso del clarinetto le ha valso il soprannome di tarantella jazz, un genere musicale cui rimanda anche la caratteristica generale dell’improvvisazione che si ritrova in tutte le tarantelle, come anche nella pizzica e nella tammuriata.
La montemaranese è una tarantella processionaria che viene ballata durante il carnevale da tutti gli abitanti del paese, al seguito di piccole scatenate orchestre di clarinetti, flauti, fisarmoniche e tamburi a cornice, che percorrono ripetutamente il corso di Montemarano. Il ritmo di questa danza nel corso della sfilata diviene sempre più sostenuto fino al delirio. Nel carnevale di Montemarano è possibile infatti notare espressioni di estasi collettiva, soprattutto quando il tempo del ballo sta per scadere e la sera segna la chiusura della grande festa.
OSPITE SPECIALE
ALLA BUA – SALENTO
Gli Alla Bua nascono dalle esperienze più tradizionali della cultura musicale salentina.
I componenti del gruppo sono forti di provenienze musicali singolarmente disparate, che spaziano dai repertori classico e contemporaneo, rock, antico, jazz, dance e etnico. Tutto ciò porta ad una riproposizione molto colorita del repertorio tradizionale salentino e ricca di sottigliezze ed energie sempre rinnovate, sebbene scaturite da esecuzioni molto spontanee, liberatorie appunto e, in ogni caso, festose.
Nato nel 1990 gruppo Alla Bua vanta un importante curriculum artistico; In qualunque luogo aperto alle danze e all’ascolto di dolci melodie gli Alla Bua fanno ballare fino allo stremo un pubblico sempre più entusiasta delle forti emozioni che trasmettono durante le esibizioni live.