Lupi, niente drammi: l’Avellino c’è – Con il gioco arriveranno presto anche i risultati

La sconfitta di Bari è difficile da digerire, non solo e non tanto per la rivalità tra le due tifoserie, ma soprattutto perchè, come già accaduto a Salerno e a Cagliari, è apparsa del tutto immeritata. Insomma non ci pare assolutamente il caso di fare drammi, e addirittura farsi prendere dal pessimismo per il cammino dei Lupi.

La squadra di Tesser anche in Puglia ha fatto vedere buone trame di gioco, e per larghi tratti del match è stata padrona del campo, mettendo in soggezione una compagine che è indicata come sicura contendente per la promozione diretta in serie A.  Partito con un assetto tattico inedito, almeno per quest’anno, nel gioco tesseriano (con tre centrali difensivi, il giovanissimo Giron in qualità di esterno di centrocampo, e Insigne che agiva anche  nel ruolo di interno) l’ Avellino ha avuto la sfortuna di andare  quasi subito in svantaggio per un banale errore nel rinvio da parte di Zito. Ma la compagine irpina non si è scoraggiata, anzi proprio da quell’errore ha saputo tirare fuori l’orgoglio e la personalità giusta per affrontare questo tipo di partite, dove la pressione ambientale è notevole (ieri c’erano al S. Nicola circa 25mila spettatori, una cosa fuori portata anche per tanti club della massima serie). Dal primo quarto d’ora in poi,  i Biancoverdi sono saliti in cattedra ed hanno sciorinato gioco e prodotto occasioni da rete, che sono sfociate nel gol di Insigne.  Dopo il pareggio i Lupi hanno insistito e sono andati vicinissimi anche al vantaggio con il palo colpito da Giron con una fucilata dai 30 metri.

Nella seconda frazione di gioco ci si attendeva il ritorno della squadra di Nicola, ma il quadro complessivo del match non è per niente mutato, almeno per tutta la metà dei secondi 45 minuti, con i Lupi che sembravano controllare il ritmo gara con assoluta padronanza e personalità. Poi la svolta tecnica, non certamente tattica, che ha cambiato il volto alla partita: l’ingresso di Rosina in luogo di un innocuo Sansone. Il diverso passo dell’ex torinista e l’imprevedibilità delle sue giocate hanno subito determinato il vantaggio per i baresi. Tesser non ha avuto neppure il tempo di prendere le contromisure, che il folletto mancino ha messo un’incredibile palla in corridoio centrale per il veloce De Luca, che di piatto ha messo dentro il gol partita. In pratica, la giocata di un singolo ha condannato i Lupi all’ennesima sconfitta in trasferta.

Senza voler sembrare ottimisti ad oltranza, riteniamo di poter dire, a giusta ragione, che la bella prestazione dei Lupi a Bari non può essere oscurata dal risultato avverso. E sì, perchè, se per un attimo ci dimenticassimo dell’esito finale del match in terra pugliese, avremmo di che essere soddisfatti, non solo del bel gioco, ma anche della consistenza tecnica mostrata dai Lupi al cospetto di un’altra “corazzata” affrontata in trasferta. Sia a Cagliari che a Bari, vale a dire in casa delle squadre che sono indicate da tutti come le più forti del campionato, l’Avellino ha ampiamente fatto vedere di potersela giocare alla pari anche con le primissime della classe. Contro le migliori, soltanto il risultato ha dato torto ai Lupi.

Ecco, ripartendo da questo incontrovertibile dato di fatto, si può guardare al futuro immediato con ragionevoli motivi di ottimismo e fiducia. Sabato prossimo arriva il Vicenza: potrebbe proprio essere la squadra veneta l’avversario giusto per i Lupi. A cui basta davvero poco per essere competitivi e poter dire la propria in questo campionato: un pizzico di fortuna e soprattutto cinismo sotto porta da parte degli attaccanti, che non potranno certamente continuare a mancare l’appuntamento con la stoccata vincente.

Insomma, avanti con fiducia: il gioco c’è, l’Avellino pure!

Loading