Avellino, XL Laceno d’Oro: i numeri dicono che va in archivio un’edizione di notevole successo

Si è conclusa ieri la 40esima edizione del Laceno d’Oro che si è svolto tra Avellino e nove comuni irpini, e che ha presentato un cartellone imponente ed impegnativo.
Un cartellone che, conservando la lezione di attualità trasmessa dagli storici fondatori Camillo Marino e Giacomo d’Onofrio, supportati da Pierpaolo Pasolini, ha testimoniato la ricca proposta autoriale e di ricerca fatta dal festival irpino dal 1959 ad oggi.

Se il festival internazionale del cinema, cominciato lo scorso agosto, ha ottenuto un riscontro ampio e diffuso nel mondo della cinematografia nazionale, tra gli addetti ai lavori e sui media nazionali il merito è del pubblico, degli ospiti e di tutti coloro che vi hanno preso parte attivamente.

La quarantesima edizione è coincisa con il quarantesimo anniversario della tragica morte di Pier Paolo Pasolini. Ѐ una coincidenza profondamente significativa. Con P. P. Pasolini, infatti, il Laceno d’oro cominciò nel 1959 e alla sua lezione di intellettuale militante il festival resta fedele, proponendo una cinematografia che innanzitutto rifletta e faccia riflettere.
 Non a caso il Premio alla carriera è andato quest’anno ad Abel Ferrara, il regista del discusso “Pasolini”, che è stato protagonista dell’anteprima del Laceno d’oro.

Ecco i numeri della manifestazione di quest’anno:
30 giorni di programmazione
6000 ore di proiezioni
Oltre 50 titoli selezionati
Più di 60 appuntamenti in cartellone
41 incontri con registi, attori e produttori
9 comuni coinvolti
13 location differenti
8 performance audio/video
7 mostre
2 workshop
1 master class

E ancora: concerti, dibattiti, recital e teatro; un Premio alla carriera consegnato ad Abel Ferrara; un candidato all’Oscar 2015 per il miglior film d’animazione; un Orso d’Oro al Festival di Berlino 2015; un vincitore de la Semaine de la Critique al Festival di Cannes 2015; un’opera pluripremiata alla quarantesima edizione dei César; due film appena presentati alla 72° edizione della mostra del cinema di Venezia e, tra gli eventi ospitati, anteprime ed esclusive.
Soddisfatto Tonino Spaguolo, direttore artistico dell’evento. “Il Laceno d’Oro oramai sta diventando – spiega Spagnuolo – la manifestazione culturale di riferimento della Provincia di Avellino. Non a caso abbiamo ricevuto anche i complimenti da parte del fondatore della Bim Valerio De Paolis ( che ha ricevuto un premio speciale alla produzione ndr), che ha riconosciuto la grande qualità del nostro festival e la scelta validissima delle pellicole proposte.
Ma anche tutti gli altri autori e registi, che sono stati nostri ospiti, sono rimasti colpiti dalla ampia offerta della manifestazione, non solo dal punto di vista cinematografico, ma anche per le mostre, dibattiti e workshop previsti, che hanno visto la partecipazione di un pubblico molto eterogeneo di Avellino e dei nove comuni irpini coinvolti, che ringrazio per l’affetto e la partecipazione”.
Sugli obiettivi futuri però Spagnuolo è chiaro. “Quest’anno siamo stati molto penalizzati dai ritardi per l’erogazione dei fondi, e dalla tardiva approvazione del bilancio da parte della amministrazione comunale di Avellino. Ritardi che hanno provocato anche non pochi problemi logistici alla manifestazione. Per questo speriamo – conclude Spagnuolo – che per la prossima edizione le cose vadano meglio e i finanziamenti arrivino con maggiore puntualità”.

 

Loading