Tesser: “A Livorno non per il pareggio ma per il risultato pieno”
Quello che si presenta dinanzi a microfoni e taccuini è un Tesser carico e voglioso di raddrizzare sin da subito la barca dei Lupi dopo l’ultima scoppola interna con il Vicenza. Anche a Livorno, domani, il tecnico di Montebelluna non abiurerà al suo credo tattico e si presenterà con il trequartista a ridosso delle due punte, per giocarsi a viso aperto il match contro gli uomini di Panucci. Tra l’altro a chi gli chiede se firmerebbe per un pari, risponde che le sue squadre giocano sempre per vincere.
Al tecnico veneto abbiamo chiesto se ha mai pensato di rinunciare al trequartista per giocare, almeno in partenza, con due sole punte, adottando uno schieramento più compatto ed equilibrato, specie nella fase di non possesso.
“Anche a Bari e in casa con il Vicenza abbiamo giocato con due sole punte. Tra l’altro per me il trequartista non è un attaccante ma un centrocampista offensivo e quindi mi svolge il lavoro da centrocampista. Pe cui per me non cambia niente in fase di attacco, sia che si giochi con un modulo che con un altro. Il ritiro? Se sarà servito lo sapremo soltanto dopo la partita di Livorno. Ma tutto sommato è stato positivo ritrovarsi tutti insieme per analizzare con calma la situazione e per parlare un pò di più tra di noi. Zito difensore? No per me Antonio è un centrocampista ed è nella zona centrale del campo che puè essere molto importante. Già a Terni l’ho portato un pò più avanti esentandolo da certi compiti. Per noi, in questo momento, è molto importante ritrovare il migliore Zito. La formazione? Giocheranno a centrocampo Arini, Jidayi e D’Angelo, con Insigne dietro alla coppia Tavano-Trotta. Per la difesa ho un solo dubbio che risolverò domani. Tavano? E ‘amareggiato per il momento negativo ma in settimana l’ho visto molto bene e quindi non ci sono problemi per la sua presenza domani al Picchi. Ma debbo dire che tutta la squadra è molto carica ed ha voglia di fare bene e di uscire da questo momento critico. Se firmerei per un pareggio? No in partenza mai pensare di potersi accontentare del pareggio. Le mie squadre scendono in campo sempre per ottenere il massimo. Poi se arriva il pareggio ce lo teniamo stretto. Io troppo morbido? Io penso che la mia carriera sia di calciatore che di allenatore possa tranquillamente parlare per me. Non si fa tutta la trafila dalla serie D alla serie A se non si ha convinzione, determinazione e cattiveria. Poi se qualcuno vuole scambiare la correttezza per mancanza di cattiveria, sono problemi suoi. Io posso dire di avere le palle”.