Avellino – Latina, le pagelle ai Lupi: Mokulu nettamente su tutti, ma anche Trotta, Gavazzi e Bastien meritano applausi

Frattali     6

Neppure una parata di rilievo, ma non per colpa sua, semplicemente perchè il Latina arriva poche volte a rete, sul gol dei Pontini, riesce anche a toccare la palla, ma il tiro era ravvicinato e la sfera s’insacca lo stesso; sicuro nelle uscite con l’area affollata;

Nica       5.5

La sua prestazione è contrassegnata da qualche momento di superficialità e di scarsa attenzione soprattutto nei disimpegni; un paio di volte perde palla in uscita nella propria trequarti, offrendo opportunità pericolosissime agli avversari;

Biraschi   6.5

Dopo qualche partita da esterno, torna a fare quello per il quale è stato ingaggiato, vale a dire il difensore centrale; ovviamente le garanzie di enorme affidabilità sono identiche, suo l’assist per l’impetuoso gol del secondo vantaggio avellinese di Mokulu;

Chiosa    6.5

Forse è troppo tenero nel contrastare la girata a rete di Dumitru, in occasione del gol pontino, ma si riscatta alla grande con una diagonale, che vale un gol realizzato, su un attaccante nerazzurro lanciato a rete, ormai sul punto di trafiggere Frattali;

Visconti    5.5

Mostra di attraversare un momento non felicissimo, e soffre spesso la velocità dell’avversario di fascia, poche le sue sortite offensive, anche per il notevole impegno che deve mettere nel presidiare la zona di competenza;

Gavazzi      6.5

Non è ancora il miglior Gavazzi, quello che fa la differenza in questa categoria, ma due dei tre gol biancoverdi nascono da sue iniziative, specie il terzo gol è un esempio di quanto possa valere l’ex ternano: una sgroppata verticale perentoria e irrefrenabile dagli avversari, saltati come birilli e uno scarico perfetto per Mokulu;

(dal 59′  Giron   5.5

Entra nel momento in cui c’è da tamponare sulla zona sinistra della propria trequarti, non sempre ci riesce bene, forse anche per la troppa foga che ci mette nel cercare di farsi “notare” dal Tesse);

Jidayi         6

Non brillantissimo come in altre occasioni, ma il suo contributo in fase di interdizione risulta oltremodo prezioso, anche perchè deve occuparsi degli avversari di centrocampo, che sono molto tecnici;

Arini      6

Sta tirando la carretta dall’inizio del campionato, ed è semplicemente umano che anche un mostro di generosità ed instancabilità come Mariano possa rallentare un pò il ritmo;

(dal  57′  D’Angelo   6

Esce un mastino e ne entra un altro: il guerriero di Ascea sostituisce da par suo Arini, assicurando lo stesso contributo di interdizione e di presidio del centrocampo);

Bastien      6.5

Gran primo tempo, nel corso del quale  le sue improvvise accelerazioni mettono in grande difficioltà il compassato centrocampo pontino, spesso torna nella propria trequarti a dare man forte in fase di interdizione; la sua prova è da applaudire oltremodo, tenendo conto che non si era allenato per quasi tutta la settimana per un infortunio;

Mokulu   8

Decisimanente la sua migliore partita in maglia ibnacoverde: due gol eccellenti, specie il secondo, un assist “assai altruistico” per il gol di Trotta,  il tutto condito da una mobilità pazzesca e da una generosissima fase di non possesso; quasi a voler fare onore al suo nome di battesimo, sta diventando un vero e proprio beniamino del pubblico avellinese, che adesso comincia a pensare che sarà molto difficile privarsi dell’apporto dal primo minuto del possente attaccante belga;

(dal 31′ st  Zito  S.V.);

Trotta    7

Davvero encomiabile la prova del giovane attaccante casertano, che mostra intelligenza tattica nel primo gol con l’ottima torre di testa per Mokulu, senza pensare di concludere a rete direttamente; tanta volontà e spirito di sacrificio, che denotano una buona fase di maturità di Marcello, che viene ricambiato e premiato da Mokulu in occasione del terzo gol;

Tesser     7

Glielo abbiamo riconosciuto al termine del match, in sala stampa: il suo Avellino è riuscito finalmente a mettere in pratica tutti i suoi dettami e disegni tattici, che prendevano le mosse da un atteggiamento di umiltà ed intelligente attesa della proposizione dell’avversario; che è stata neutralizzata da un’ottima interdizione e seguita da una mortifera serie di ripartenze, che hanno steso il Latina; sembra quasi che Tesser stia portando avanti una sorta di processo di “rastellizzazione”, il che, visti i risultati del suo predecessore sulla panca biancoverde, non ci pare idea malvagia.

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