Pescara – Avellino 3 – 2, per i Lupi una rimonta a metà

Pescara  – Avellino   3 – 2

 

Pescara: Fiorillo, Zampano, Fornasier, Zuparic, Crescenzi, Memushaj, Mandragora (dal 28′ st. Torreira), Verre, Benali (dal 38′ st. Valoti), Caprari (dal 47′ st. Cocco), Lapadula. A disposizione: Aresti, Fiamozzi, Mignanelli, Selasi, Mitrita, Sansovini. All. M. Oddo.

Avellino: Frattali, Nica, Biraschi (dal 23′ pt. Giròn), Chiosa, Visconti, Arini, Jidayi, Gavazzi (dal 16′ st. Zito), Bastien (dal 8′ st. Insigne), Mokulu, Trotta. A disposizione: Offredi, Nitriansky, Petricciuolo, D’Angelo, Soumarè, Napol. All. Tesser.

Arbitro: Riccardo Ros di Pordenone – Assistenti: Lorenzo Gori di Arezzo e Alfonso D’Apice di Parma.

Marcatori: 38′ pt. Memushaj rig. (P), 7′ st. Verre (P), 17′ st. Zito, 33′ st. Caprari (P), 44′ st. Mokulu.

Ammoniti: Jidayi, Mandragora (P),  Zuparic (P),  Mokulu,  Crescenzi (P), Torreira (P),  Cocco (P). Corner: 8-5. Rec.: 2′ pt., 7′ st.

 

 

 

E’ finita con la vittoria del Pescara, una gara che i Lupi avrebbero potuto anche riacciuffare sul filo di lana, ma è mancato il guizzo finale, che avrebbe avuto comunque del clamoroso, considerato che i biancoverdi erano sotto di due reti a 12 minuti dal termine. E’ stato un match spettacolare, non solo per i cinque gol, ma anche perchè le due contendenti hanno giocato senza risparmio, attaccando senza soluzione di continuità. Alla fine si può dire che è stato determinante quel calcio di rigore che ha consentito al Pescara di portarsi in vantaggio a pochi minuti dalla chiusura di una prima frazione, nel corso della quale gli Abruzzesi, pur non demeritando, forse hanno avuto un  regalo troppo grande da un episodio del tutto fortuito. E sì, perchè,  su un cross dalla sinistra di Crescenzi, Chiosa salta spalle alla palla, ma con il braccio alto. Il fallo di mano del tutto fortuito del ragazzo torinese regala il penalty al Pescara. Memushaj trasforma e porta gli Abruzzesi in vantaggio. Il gol subito intontisce i Lupi che non riescono a rialzarsi neppure dopo essere stati a meditare nell’intervallo. Anzi, ad inizio ripresa,  il Pescara raddoppia: Arini perde palla cinque metri fuori area, la sfera perviene al limite a Verre che con un dribbling fa secco Nica e poi piazza la palla con un sinistro velenoso sul secondo palo, con Frattali che non ci arriva.

Il secondo gol sembra praticamente il colpo del ko per i Lupi, ma Tesser inserisce prima Insigne per un evanescente Bastien e qualche minuto dopo anche Zito al posto di Gavazzi. E ‘ un Avellino decisamente a trazione anteriore, senza contare che la difesa aveva dovuto fare a meno anche del suo uomo migliore, Biraschi, dopo soli 22 minuti di gara, sostituito da Giron, con Visconti adattato a centrale. I Lupi trovano il gol al 17′ con un gran diagonale del redivivo Zito, che risolve una mischia in area di rigore. La rete che rimette in gioco l’Avellino intimorisce il Pescara che, per almeno un quarto d’ora, non riesce ad uscire fuori dalla propria trequarti. Poi un gran gol di Caprari al 33′ rimette due reti tra gli Abruzzesi ed i Lupi, e il match sembra pendere nuovamente dalla parte dei padroni di casa. Ma non è cosi perchè un ultimo momento di orgoglio irpino porta gli uomini di Tesser sul 2-3, grazie ad un gol di Mokulu al 44’ su un batti e ribatti a due metri dalla porta pescarese. Ma la partita, benchè l’arbitro conceda ben sette minuti di recupero, per un infortunio occorso al portiere di casa, finisce praticamente cosi, anche perchè l’Avellino non trova più le energie per portare un ultimo disperato attacco ai biancazzurri.

Loading