Como – Avellino 0 – 1, terza vittoria consecutiva dei Lupi

Como – Avellino     0 – 1

 

Como: Scuffet, Ambrosini, Cassetti, Casasola, Marconi (dall’83’ Madonna), Benedicic (dal 61′ Casoli), Fietta, Bessa, Ghezzal (dal 66′ Bentivegna), Ebagua, Ganz. A disposizione: Crispino, Jakimovski, Brillante, Sbaffo, Gerardi, Scapuzzi. All. Festa.

Avellino: Frattali, Nitriansky, Jidayi, Chiosa, Nica, D’Angelo (dall’83’ Ligi), Arini, Gavazzi, Bastien (dal 72′  D’Attilio), Castaldo, Mokulu (dal 70′ Trotta). A disposizione: Offredi, Giron, Petricciuolo, Soumarè, Insigne, Napol. All. Tesser.

Arbitro: Federico La Penna di Roma.
Assistenti: Giovanni Pentangelo di Nocera Inferiore e Pietro Dei Giudici di Latina. Quarto uomo: Giampaolo Mantelli di Brescia.

Marcatori: al53′  Nitriansky.

Ammoniti: D’Angelo,  Ghezzal (C),  Ambrosini (C),  Nica. Al 13′ st. espulso Soumarè dalla panchina. Corner: 7-3. Rec.: 3′ pt., 5′ st.

 

 

 

I ragazzi di Tesser avevano una sola missione da compiere in riva al Lario: vincere contro una squadra disperata. E vittoria è stata! Ma quanta fatica per i Lupi, che, oltre alla bravura e all’intelligenza tattica, sono stati sorretti anche da un pizzico di fortuna. Ma al di là di come è andata la partita, per i biancoverdi ciò che più conta è l’avere messo in cascina anche questi tre punti, davvero d’oro, che vanno ad aggiungersi ai sei consecutivi racimolati nei due impegni casalinghi, e che proiettano l’Avellino addirittura nella parte sinistra della classifica, quella nella quale ci sono le squadre che ambiscono a qualcosa di importante.

Tesser ha messo in campo un undici sicuramente non rinunciatario, sebbene un pò più equilibrato con Bastien al posto di Insigne: un centrocampista in luogo di un attaccante. Mossa giusta perchè la partita, presumibilmente, la doveva fare la disperazione del Como, mentre ai Lupi toccava il compito tattico di rimanere guardinghi, per  sferrare la ripartenza mortifera al momento giusto.

Il primo tempo dei Lupi, a dire la verità, non ci parso particolarmente incisivo e determinato, sebbene i comachi si fossero espressi non su livelli vertiginosi, con attacchi sterili e prevedibili. L’Avellino, nella prima frazione, è stato in totale controllo del match, ma l’aspetto non condivisibile è che i biancoverdi hanno palesato una certa carenza di intraprendenza, o se si vuole, non hanno mai alzato il proprio ritmo, appiattendosi a centrocampo su un lodevole, ancorchè non costruttivo, possesso palla. Insomma, la compagine biancoverde si è limitata a svolgere “il compitino”.

Ad inizio ripresa, il Como sembra volere forzare i tempi per portarsi in vantaggio, ma è l’Avellino a passare sorprendentemente in vantaggio all’8′, grazie ad una punizione dai 25 metri, calciata con grande potenza e precisione dal meno atteso degli undici biancoverdi: Milan Nitriansky. Un missile terra aria è risultato il tiro del Ceco, che ha terminato la sua corsa quasi all’incrocio dei pali, con uno Scuffet letteralmente esterrefatto. Un gol che se fosse stato segnato al Partenio-Lombardi, sarebbe venuto giù lo stadio!

Il gol ringalluzzisce i ragazzi di Tesser, ma inviperisce i comaschi, che da quel momento abbassano la testa come un toro ferito e prendono ad assediare la retroguardia avellinese, soprattutto con la forza della disperazioone. L’Avellino ha pericolosamente assecondato questi attacchi nervosi dei padroni di casa, commettendo l’errore di rinculare oltremodo, prendendo a stazionare quasi senza soluzione di continuità nella propria trequarti, dando campo e speranze agli avversari. Per fortuna dei Lupi, un pò per la bravura ed attenzione della difesa e di un Frattali assai reattivo, un pò per un aiutino dal fato (che in aluni frangenti si è mostrato alquanto benevolo nei confronti dell’Avellino), la loro porta è rimasta inviolata fino al triplice fischio finale.

Missione compiuta, dunque, per i Lupi, che portano via dal Sinigaglia una vittoria di inestimabile valore, perchè consente loro di agguantare quota 25, allontanandosi sensibilmente dalla zona minata, e cominciando a guardare con “appetito” le posizioni nobili della classifica. E s’, perchè le posizioni  che danno accesso ai play off,  ora per i Lupi distano appena una partita, una vittoria. Magari la prossima in casa, martedi sera, proprio contro la compagine attalmente ottava in classifica, l’Entella.

 

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