Avellino – Virtus Entella, le pagelle ai Lupi: Castaldo, D’Angelo e Arini, i senatori sugli scudi
Frattali 6.5
Il numero uno romano non è stato molto impegnato, ma quella grande respinta di piede su tiro velenoso di Caputo, ad inizio ripresa, vale tantissimo;
Nitriansky 6.5
Non aveva un impegno facile contro gli esterni di sinistra liguri che affondavano con caparbietà dalle sue parti, ma il ragazzo ceco sta ormai acquisendo sicurezza e personalità, e non si lascia intimidire più da nessuno;
Jidayi 7
Autentico muro per le velleità offensive di Caputo e compagni; i cross sono tutti calmitati dalla sua testa, che spunta dappertutto; William ormai è diventato un patrimonio inestimabile della squadra di Tesser;
Chiosa 6.5
Accanto all’ex stabiese, il ragazzo di Torino acquisisce ancora più tranquillità e padronanza del mestiere; prestazione assolutamente impeccabile la sua;
Nica 6
Non stava demeritando, ma un infortunio lo mette fuori dalla mischia dopo un solo terzo del match;
(dal 36′ Giron 6
Entra a freddo per sostituire il rumeno che è sicuramente più difensore di lui, ma il ragazzo francese sorprende positivamente per la sua diligente applicazione in fase di copertura);
D’ Angelo 7.5
Il capitano non si ferma mai: lotta, contrasta, cade e si rialza, riparte con immutato furore; il guerriero di Ascea è un leader dalla personalita ed abnegazione impareggiabili; anche contro la Virtus Entella una prestazione da incorniciare;
Arini 8
Con il capitano e Castaldo, Mariano rappresenta il triunvirato dei senatori avellinesi, il vero valore aggiunto di questa squadra; instancabile stantuffo della mediana biancoverde, corre almeno per tre e la sua generosità è semplicemente commovente; negli ultimi minuti di gara, sopperisce alla stanchezza dei compagni, facendo pressing praticamente da solo e confezionando anche la spizzata determinate per il gol di Castaldo che chiude il match;
Gavazzi 7
Dopo la bruttissima prestazione di Trapani, che forse rappresenta il punto più basso della sua esperienza in maglia biancoverde, il centrocampista valtellinese ha confezionato 4 prestazioni in continua risalita atletica e tecnica; contro i Liguri è stato davvero encomiabile ed ha dato un contributo fondamentale alla vittoria dei Lupi;
(dal 79′ Ligi S.V.);
Bastien 6.5
Sembra una delle luci di Natale che si accendono ad intermittenza: gioca a sprazzi, ma spesso e volentieri il grande atletismo di questo ragazzo velocissimo e molto reattivo mette in ansia i portatori di palla liguri;
(dal 70′ Rea 6
Rientrava in squadra dopo parecchio tempo, ma la sua esperienza al centro della difesa risulta molto importante);
Trotta 6
Ha il grande merito di sbloccare subito il risultato, scaraventando in fondo al sacco una palla che vagava al centro dell’area avversaria, per il resto non gioca una grandissima gara, intestardendosi nel tenere palla soverchiamente, senza alzare lo sguardo e vedere i compagni in posizione più utile della sua; si divora un gol incredibile, su asssit al bacio di Castaldo, non chiudendo anzitempo una partita che è rimasta in bilico fino a pochi minuti dal termine;
Castaldo 8
L’errore più frequente ed inconsulto che i commentatori sportivi hanno commesso fino a quando è rientrato dalla lunghissima squalifica il cannoniere di Giugliano è stato quello di valutare le potenzialità dell’Avellino in questo campionato, dimenticandosi letteralmente che il tanto agognato rientro di Gigi avrebbe restituito ai Lupi un valore tecnico e di personalità incredibilmente maggiore all’intera rosa dei biancoverdi: queste 4 vittorie consecutive dei Lupi sono la palmare dimostrazione di questo nostro assunto; anche contro l’Entella la prestazione di Castaldo è stata il paradigma di un vero uomo-squadra;
Tesser 7
E sono quattro le vittorie consecutive dei suoi ragazzi: ora non gli resta che battere il record dell’Avellino di Rastelli che lo scorso anno si fermò proprio al poker di successi; la partita contro la Virtus Entella non era per niente facile, ma il tecnico di Montebelluna ha saputo prepararla prima e gestirla durante in maniera impeccabile, proponendo un 4-4-2 mascherato (con la felicissima scelta del centrocampista Bastien in luogo dell’evanescente attaccante Insigne), e la squadra di Aglietti è tornata in Liguria con le pive nel sacco.