Flumeri, il Vescovo Melillo ha presenziato alla cerimonia di riapertura della Scuola Benedetto Croce

Oggi 9 gennaio 2016, a Flumeri, alla presenza di autorità civili, militari, scolastiche e del volontariato,S.E. Don Sergio Melillo Vescovo della Diocesi di Ariano/Lacedonia, coadiuvato, da Don Claudio Lettieri Parroco di Flumeri, ha presenziato alla cerimonia di riapertura della Scuola Benedetto Croce, il cui edificio è stato in parte oggetto di ristrutturazione e adeguamento antisismico.
A margine della manifestazione S.E. Don Sergio Melillo ci ha concesso la seguente intervista:
A Suo avviso, quali sono i punti di forza e debolezza della Comunità di cui Lei da pochi mesi, ha assunto la guida?
Io parto sempre dai punti di forza, nel senso che noi possiamo puntare ad un cristianesimo radicato in una comunità viva di un territorio ricco di risorse spirituali, e questo per me è già una grande esperienza e un impatto importante con questo territorio. Da questo, poi bisogna soprattutto continuare un cammino di evangelizzazione, che metta in rete la misericordia, coniugata con la speranza. Anche le difficoltà delle zone interne devono essere sostenute da una comunità cristiana, che si faccia portavoce delle esigenze e insieme possa dare delle risposte”.
La società cosiddetta civile cerca sempre di appropriarsi e di gestire alcune prerogative, che invece appartengono di diritto alla Chiesa. Che cosa possono fare nelle piccole realtà i Sacerdoti preposti, per arginare questa deriva?
“Il compito che appartiene all’istituzione civile è sempre diverso da quello della missione della Chiesa, che è una missione spirituale. Che è anche di stimolo, diciamo,  di richiamo alle responsabilità di persone, che da cristiani rivestono certi ruoli sociali. Quindi, io vedo soprattutto più che altro una collaborazione, anche con punto d’integrazione forte, a richiamare ognuno alle proprie responsabilità”.
Lei si è già fatta carico del problema degli immigrati, ci sono altre priorità della Sua missione apostolica in questa terra?
“La priorità importante è l’Evangelizzazione, quindi stare accanto a quello che dice il Papa“ gli ultimi “. Oggi una delle priorità è la famiglia. Seguire e accompagnare le famiglie, valorizzare le famiglie e promuovere possibilità, diciamo, di crescita di questa realtà importante che è la famiglia”.

 

 

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