Avellino – Salernitana 1 – 0, i Lupi vincono anche il derby….e non finisce qui!

Avellino – Salernitana    1 – 0

 

Avellino: Frattali, Pucino, Jidayi, Biraschi, Chiosa, D’Angelo, Paghera, Sbaffo (82′  Rea), Bastien (69′ Insigne), Tavano (55′ Trotta), Castaldo. A disposizione: Offredi, Nica, D’Attilio, Visconti, Mokulu. All. Tesser.

Salernitana: Terracciano, Ceccarelli, Trevisan, Empereur, Franco, Colombo (75′ Donnarumma), Odjer (65′ Moro), Ronaldo, Zito (70′ Bovo), Coda, Gabionetta. A disposizione: Strakosha, Ronchi, Bagadur, Tuia, Prce, Ikonomidis. All. Torrente.

Arbitro: Luigi Nasca di Bari. Assistenti: Damiano Di Iorio di Verbania e Gaetano Intagliata di Siracusa.

Reti: 73′ Trotta

Note: Angoli: 3-4. Ammoniti: Colombo, Trevisan, Ronaldo (S), Frattali, Biraschi. Recupero: 1’pt; 4′ st.

 

 

L’Avellino batte con il minimo scarto anche la Salernitana e porta a sei le sue vittorie consecutive. Ma il presidente Taccone continua dire. “…e non finisce qui”!

Non era per niente facile per i ragazzi di Tesser riuscire a portare a casa questo derby, per una serie di motivazioni, non ultima il fatto di avere l’enorme responsabilità di vendicare a tutti i costi l’immeritata sconfitta dell’andata. E tutto sommato, bisogna dire che la vittoria dell’Avellino è apparsa non nettissima, almeno allo stesso modo e nella stessa misura in cui lo fu la vittoria dei granata nel match di andata. Diciamo che i Lupi con questi tre punti hanno pareggiato i conti in sospeso con i cugini salernitani.

Sin dai primi minuti si è notato un certo disagio nella proposizione del gioco dei Lupi, che evidentemente hanno pagato non poco questa situazione psicologica di essere obbligati a vincere, non solo e non tanto per la classifica, ma soprattutto per l’onore del campanile. Nei primi fraseggi a centrocampo traspariva questo alone speciale, sui generis, che è determinato spontaneamente dal disputare un derby. I ragazzi in maglia biancoverde hanno subito quasi inevitabilmente la maggiore serenità d’animo dei propri avversari, che sono scesi in campo spinti dall’orgoglio tipico delle squadre che sanno di essere inferiori complessivamente. Un orgoglio che ovviamente fa lievitare la spinta agonistica e predispone decisamente meglio alla “battaglia”.

E cosi, la Salernitana approccia decisamente meglio la sfida e, dopo appena otto minuti, va vicinissima al clamoroso gol del fresco ex Zito, che di testa raccoglie un ottimo cross su calcio franco di Ronaldo, e per un niente non fa centro, con la sfera che fa la barba alla trasversale. Il pericolo scampato, spinge i Lupi ad alzare decisamente il baricentro, ma la Salernitana non smette di dare sensazioni positive ai propri tifosi, perchè regge bene il confronto e rintuzza colpo su colpo, con l’intraprendenza di Gabionetta soprattutto. Il primo tempo si chiude restituendo sensazioni non positivissime ai supporters biancoverdi, che probabilmente non si aspettavano un match cosi “complicato”.

Ma la seconda frazione di gara vede una sorta di capovolgimento del gioco e delle sensazioni, con un Avellino decisamente meno titubante, che prende chiaramente in mano il pallino del match e cerca con maggiore convinzione la via della rete avversaria. Per i Lupi subito un paio di occasioni con Bastien e soprattutto con Ciccio Tavano che, sotto misura, anticipa un difensore e indirizza in porta ma la sfera esce incredibilmente. Al 55′ arriva il momento di Marcello Trotta, al passo d’addio (ormai è certa la sua partenza per Sassuolo), che nel giorno del suo onomastico e soprattutto del suo commiato da Avellino, appare deciso a lasciare la squadra biancoverde con un omaggio da ricordare. E infatti il casertano ci dà dentro con voglia e convinzione. Ma è l’ingresso del fratello d’arte Insigne a 20 minuti dal game over a  determinare la svolta del match. Il trequartista napoletano, (al 28′ ) appena qualche minuto dopo aver messo piede in campo, raccoglie una palla scaricatagli sulla sinistra da Paghera, alza lo sguardo e vede Trotta tutto solo al centro dell’area di porta, serve al casertano un assist che non si può rifiutare. La palla entra in rete e la torcida avellinese esplode di gioia: è il gol del derby, della vittoria numero sei. Il Partenio-Lombardi diventa una bolgia, con la tifoseria granata comprensibilmente ammutolita. I pochi minuti che mancano alla chiusura del match, sebbene con qualche patema per gli attacchi disperati dei granata, scivolano via in fretta e l’Avellino può esultare per la sesta volta consecutiva…….e non finisce qui!

 

 

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