2 giugno: Festa della Repubblica e Giornata della Cittadinanza e dei Diritti

Il 2 giugno ricorre l’anniversario della nascita della Repubblica Italiana, quest’anno il 67esimo. Dopo 85 anni di monarchia, il 2 giugno 1946 con il referendum istituzionale, a suffragio universale, l’Italia diventa Repubblica.

Ma è nell’ottobre 1946 che De Gasperi istituisce una commissione incaricata di scegliere l’emblema del nuovo Stato Italiano. Tuttavia occorreranno due anni, dopo due concorsi pubblici, ottocento bozzetti e ulteriori ritocchi creativi, affinchè la Repubblica Italiana abbia il suo emblema, si giunge così al 5 maggio 1948. Il risultato finale sono rami d’ulivo e quercia che cingono una ruota dentata e una stella. La stella rappresenta da sempre, nell’iconografia italiana, la personalizzazione dell’Italia. Mentre, la ruota dentata, traduce il primo articolo della Costituzione Italiana “L’Italia è una Repubblica fondata sul lavoro”, simboleggiando così il lavoro. Infine, il ramo d’ulivo simboleggia la pace sia nazionale che internazionale, e la quercia rappresenta la forza e la dignità degli italiani.

Nell’attuale difficile contesto italiano e di crisi, i consueti festeggiamenti al Quirinale e in Prefettura non avranno luogo, sulla scia di sobrietà dettata quest’anno dal presidente Giorgio Napolitano. Inoltre il costo totale sulla parata militale ai Fori Imperiali, che sarà visibilmente ridotta, si aggira intorno al milione e mezzo di euro. Cifra ben al di sotto rispetto agli anni scorsi, a rivelarla è lo stesso Ministro della Difesa, Mario Mauro in un’intervista ad Adnkronos. Sobrietà a tutto tondo, tanto che nel cielo della capitale non sfrecceranno neanche le frecce tricolori con le loro tradizionale scia rossa, bianca e verde.

Il 2 giugno oltre ad essere la Festa della Repubblica si celebra anche la Giornata della Cittadinanza e dei Diritti, promossa dal Comitato, “L’Italia sono anche io”, per ricordarci di quel milione di ragazzi, nati e residenti in Italia da genitori stranieri, ma che comunque devono avere il permesso di soggiorno. E il comitato fiorentino de “L’Italia sono anch’io”, ci ha pensato per davvero. Ben 15 comuni che hanno aderito alla lettera inviata dal comitato fiorentino per organizzare all’interno dei festeggiamenti della Festa della Repubblica, iniziative sul tema dei diritti della cittadinanza. Inoltre in questi comuni italiani che hanno aderito all’appello, sarà conferita la cittadinanza onoraria proprio a quei ragazzi nati in Italia da immigranti. Un altro segnale che va a rafforzare la campagna nazionale promossa dal comitato “L’Italia sono anch’io”, per permettere a questa seconda generazione di stranieri, nati in Italia, di essere cittadini italiani ed esercitare il diritto elettorale, proponendo proprio la riforma della legislazione attuale, tanto che il comitato ha raccolto un ampio consenso di firme intorno a ben due proposte di legge.

Giovanna Di Troia

 

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