Altavilla Irpina, il Consiglio comunale ribadisce il no alla privatizzazione dell’acqua e approva il progetto “Sviluppo Altavilla” che incentiva nuove inziative imprenditoriali
Importante tappa del Consiglio comunale di Altavilla. Si discute di una mozione sull’acqua pubblica proposta dal gruppo consiliare Liberi per Altavilla (assenti i due rappresentanti di SEL) che esclude l’affidamento ad un soggetto privato (anche parzialmente) del servizio.
L’acqua per il Consiglio comunale di Altavilla potrà essere gestita solo da un soggetto pubblico.
Si approva il regolamento del funzionamento del teatro e si dà una svolta alla biblioteca comunale con l’approvazione dello statuto della fondazione “Angelo CARUSO”.
Il consiglio comunale approva anche il progetto “SVILUPPO ALTAVILLA” per dare nuovo impulso all’economia locale. Sono infatti previste delle agevolazioni per IMU, TARI e TOSAP a chi, a partire all’anno d’imposta 2016 e per la durata di un triennio, decide di avviare una nuova attività sul territorio comunale. Il provvedimento definito anche “Salva INCEA”, conferma l’impegno concreto dell’amministrazione comunale volto a recuperare il polo della ceramica locale. Ecco l’intervento del Sindaco Vanni:
Signori Consiglieri, signor Presidente,
-dice il Sindaco in premessa- Vorrei a tal fine informare i consiglieri tutti che avendo l’amministrazione comunale introdotto un modello di autocertificazione di incompatibilità da parte di professionisti incaricati da questo ente, è stato possibile rimuovere con rinunce e revoche evidenti situazioni di conflitto.
A chi sta gufando dal primo giorno perché ha paura che si possano scoprire troppi altarini, rispondiamo che l’evasione tributaria è passata dal 25% al 16%, il rating bancario è migliorato con riduzione della esposizione bancaria, dei giorni di utilizzo dell’anticipazione, della riduzione degli interessi passivi.
I fornitori del comune hanno ripreso la fiducia perché c’è certezza nei lavori e nei tempi di pagamento.
Oggi i rapporti con l’ASL sono ritornati nel binario della fiducia, della correttezza e della collaborazione. Il direttore generale ha dichiarato di voler implementare iniziative nuove per la nostra comunità. Tanto da ottimizzare l’uso delle strutture presenti sul territorio e migliorarne l’offerta di servizi. Presto la guardia medica andrà nella struttura di viale S. Francesco com’era suo auspicio e la specialistica sarà trasferita al piano terra del centro socio-sanitario Gigino Luongo, cioè al centro del paese, con maggiori servizi e con facilitazioni per i medici e per il concittadini.
Sono state avviate procedure esecutive per il recupero dei canoni arretrati su immobili comunali dati in locazione, si è evitato il frequente fenomeno della compensazione dei lavori ritenendolo una pratica il cui uso risultava alquanto diffuso e che a nostro avviso deve essere fortemente contenuto e limitato a casi eccezionali.
Abbiamo chiuso la fiera degli incarichi legali inutili come quelli affidati pur in presenza di una assicurazione che aveva anche il compito di provvedere alla difesa legale dell’ente. Oggi per assicurare il comune ci vogliono molti soldi proprio a causa della lievitazione esagerata del contenzioso contro il comune pagato con l’assicurazione.
Se questo è lo scenario, sono sicuro che questa maggioranza sta percorrendo la giusta via. A confortarci ci sono i fatti. Abbiamo recuperato un comune in predissesto ed abbiamo avviato importanti iniziative per dare vocazione e sviluppo al territorio con gente positiva, propositiva, corretta, concreta e competente. Diamo voce a chiunque ci fa proposte serie a prescindere dall’appartenenza.
Oggi difronte ad un comune riorganizzato e che funziona bene con professionalità adeguate alla guida degli uffici si è riscoperta una certa voglia di amministrare. Ma per arrivare a questo punto, per recuperare la fiducia della banca, per restituire dignità al paese c’è voluta fatica e impegno quotidiano soprattutto difronte alle cattiverie continue ed alle denigrazioni alla persona. Ciò vuol dire che abbiamo lavorato bene tanto da ridare aspirazioni finanche a chi come Nerone, rifugiatosi sul colle durante l’incendio da lui stesso appiccato, cantava con crudeltà la caduta di Troia durante la distruzione di Roma.
Tuttavia noi guardiamo avanti con fiducia, l’incendio lo abbiamo domato e Nerone per adesso si deve accontentare di qualche “raglio d’asino” nel suo coro. Ma una cosa è certa: il pericolo, signori consiglieri, appartiene al passato, quel passato verso il quale noi non guardiamo con nostalgia per la consapevolezza delle sue nefandezze.
Abbiamo conosciuto i “ciucci” di Troia, perché non hanno mostrato la stoffa dei cavalli, interessati solo a qualche misera carota di collina.
Ma noi continuiamo il nostro impegno quotidiano con coraggio e forza di spirito per dare dignità e speranza alla nostra comunità.
Questo orologio posizionato alle nostre spalle, recuperato “dall’incendio” e dall’incuria, rappresenta un simbolo voluto qui a significare il rispetto per la identità storica di una comunità ma anche: l’organizzazione. L’organizzazione è alla base di ogni progetto che funziona. Dietro la scansione del tempo c’è il lavoro costante di ciascun ingranaggio e meglio si lavora e più si è puntuali a segnare il tempo di una svolta in cui i protagonisti siamo noi. Che sia il migliore o il peggiore dei tempi, è il solo tempo che abbiamo e che possiamo scandire. Dipende da noi che lettura consegnare del nostro tempo. Noi abbiamo scelto il tempo del cambiamento e della concretezza. Lo so, la cosa richiede coraggio ma come dice Roberto Benigni: “iniziare un nuovo cammino spaventa. Ma dopo ogni passo che percorriamo, ci rendiamo conto di come era pericoloso rimanere ancora fermi”. Grazie e buon viaggio a chi ha la forza di guardare avanti senza farsi incantare dalle sirene della maldicenza.