Flumeri, il torrente Fiumarella è diventato una discarica a cielo aperto
Il torrente Fiumarella, fino alla metà degli anni sessanta era un fiume pieno di fauna ittica, e nei giorni di calura estiva era meta dei giovani flumeresi, che vi si recavano per bagnarsi nelle sue acque limpide. Per la sua notevole portata d’acqua fu prevista dal Consorzio di Bonifica dell’Ufita anche la costruzione di una diga foranea, che però non si è mai concretizzata. Esso, sorge ad Anzano di Puglia e scorre ai piedi della montagna di Trevico intorno alla quale si estende nel lato nord-ovest, il paesaggio della Baronia di Vico. Il corso d’acqua, ha un andamento caratterizzato da frequenti curve, alternativamente convesse e concave e corre via tutto, nei territori dei Comuni di Scampitella, Trevico, Valle Saccarda, San Sossio Baronia, Zungoli, Flumeri e Ariano Irpino. Incassato nella parte iniziale fra la montagna di Trevico, i Monti Montuccio e Molara , non presenta grandi spazi pianeggianti, se non nella parte terminale, sotto Flumeri, quasi alla confluenza con il fiume Ufite cioè la pianura di San Vito e dalla zona archeologica di Chioccaglie. Su richiesta di alcuni contadini, i quali preoccupati dello stato di abbandono in cui versa il torrente, abbiamo percorso l’argine del torrente con inizio al ponte del Vecchio Mulino ad acqua, in agro di San Sossio Baronia e fino alla Contrada Valle sita nel Comune di Flumeri, pochi kilometri dove si trova di tutto. Immediatamente a monte del ponte vecchio mulino , esiste una vecchia discarica da cui affiorano, batterie, scaldabagno, materiali vari plastici, pezzi enormi di calcestruzzo armato, derivato da demolizioni . Scendendo verso valle, si notano bottiglie di plastica che hanno contenuto diserbante . Alla contrada Mulino sulla sponda lato Villanova, si notano alcuni copertoni per ruote di camion e macchine, un motore intero di macchina abbandonato sulla riva, con attaccato mozzo e ruota di gomma. Sempre in questa contrada, si nota una schiuma bianca maleodorante, che galleggia sull’acqua unita a bottiglie varie di plastica,teloni, un termosifone più una carcassa di frigorifero. Procedendo sempre lungo l’argine lato Flumeri c’è la condotta idrica d’acqua potabile dell’Alto Calore, che alimenta Flumeri e Villanova del Battista. Detta condotta non è più incassata nella briglia di calcestruzzo,ormai divelta dalla portata del torrente, ma anche priva della coibentazione bituminosa, a protezione della tubazione d’acciaio, ormai avvolta dalla ruggine. Inoltre e per finire, abbiamo notato, una macchina intera semi-affossata nel fango del torrente. Tutto questo, senza che, le autorità preposte e gli ambientalisti flumeresi si facciano carico dell’ecosistema di Fiumarella, che coinvolge direttamente il futuro degli abitanti, delle aree attraversate dal torrente. Nei prossimi giorni a Flumeri, si terrà una mostra fotografica pubblica , delle numerose foto eseguite a documentazione di quest’articolo.