Un progetto di legge regionale prevede in Abruzzo spiagge per nudisti
Un progetto di legge per la valorizzazione del “turismo naturista” è stato presentato presso il Consiglio Regionale Abruzzese. Lo hanno voluto proporre otto Consiglieri : Riccardo Chiavaroli (Pdl), Maurizio Acerbo (Prc), Nicola Argirò (Pdl), Carlo Costantini (Idv), Cesare D’Alessandro (Idv), Gianfranco Giuliante (Pdl), Marinella Sclocco (Pd) ed Emilio Nasuti (Pdl). I Consiglieri citati sono convinti che la “pratica del naturismo, per il positivo indotto economico che ne deriva, meriti attenzione e vada disciplinata con norme chiare”.
I proponenti il progetto di legge sostengono che: “Le statistiche dimostrano che in Italia i naturisti sono ufficialmente cinquecentomila, ma ufficiosamente le stime arrivano a superare il milione di sostenitori. Un milione di persone che si trovano oggi in gran parte a dover scegliere strutture estere per le loro vacanze e che in futuro potrebbero invece scoprire, a partire dalle località dedicate ai naturisti, l’intero Abruzzo“. Nelle Nazioni in cui sono presenti strutture ricettive per naturisti “il naturismo contribuisce in maniera significativa al bilancio annuale del settore turismo”. E aggiungono:
“Questo significativo segmento turistico potrebbe interessare anche l’Abruzzo, che diventerebbe un nuovo polo attrattivo turistico per i naturisti di tutta Europa”.
In base ai contenuti della proposta di legge – elaborata seguendo le indicazioni dell’Anab (Associazione Naturista Abruzzese) – i Comuni e gli enti competenti in materia, anche in accordo tra loro, possono individuare e destinare spiagge marine, lacustri o fluviali, boschi ed altri ambienti naturali di proprietà del demanio o di enti pubblici alla libera pratica del naturismo, a cominciare da quelli in cui tale pratica è già consuetudine. Tra gli obiettivi c’é anche quello di promuovere la realizzazione di infrastrutture dedicate.