La Scandone fa suo il derby di Caserta (87-92) e consolida il terzo posto
Pasta Reggia Caserta – Sidigas Avellino 87 – 92
(20-26, 37-51, 61-58)
Partita piena di emozioni, e di parziali capovolti, con un’inerzia altalenante, sebbene nei primi due quarti i cestisti biancoverdi avessero dato netta la sensazione di una tranquilla passeggiata fuori porta. Ma Caserta, con l’acqua alla gola per la classifica pericolante, ha avuto il merito (quasi come successe all’andata, quando capovolse clamorosamente in proprio favore il risultato e l’esito finale) di rimettersi in piena corsa con un terzo quarto addirittura travolgente, con un +17 parziale che la proietta addirittura sul +3 al 30′. Ma Avellino non è certamente la squadra titubante e in crisi di identità del girone di andata, e con una quarta frazione tutta sostanza e sangue freddo, mette definitivamente la freccia e non si fa più raggiungere. Artefici della vittoria avellinese del Palamaggiò sono stati Ragland (24 punti. 6 assist e ben 33 di valutazione) e Nunnally (19 punti e 21 di valutazione). Di spessore anche la prova personale di Leunen (con i suoi 13 punti, 8 rimbalzi e 16 di valutazione) e dell’immarcescibile Marques Green, con altri 13 punti.
Con questa ennesima vittoria, la Scandone è ad una sola vittoria dalla matematica certezza di finire al terzo posto nella stagione regolare, con la prospettiva di un tabellone play off che prevederebbe la sfida alla strafavorita del torneo (Milano) solo nell’eventuale finale scudetto. Insomma, davvero prospettive rosee per gli uomini di coach Sacripanti.
Il tabellino:
Caserta: Downs 4, Siva 19, Hunt 17, Cinciarini 10, Formisano, Gravina, Jones 27, Giuri 10, Ingrosso, Slokar. Coach: Dell’Agnello.
Avellino: Norcino, Ragland 24, Green 13, Veikalas 2, Acker 5, Leunen 13, Cervi 6, Severini, Nunnally 19, Pini, Buva 10, Parlato. Coach: Sacripanti.
Note – Tiri da tre: Caserta 10/29, Avellino 9/25. Tiri liberi: Caserta 11/17, Avellino 27/33. Rimbalzi: Caserta 48, Avellino 30. Usciti per 5 falli: Downs e Cinciarini (Caserta).
Foto da Repubblica.it