Avellino – Como 1 – 1, un misero pareggio e una brutta partita chiudono il discorso salvezza per i Lupi
Avellino – Como 1 – 1
Avellino: Frattali, Pisano (dal 33′ st. Nica), Jidayi, Chiosa, Visconti, D’Angelo, Arini, Bastién, Insigne (dal 1′ st. Gavazzi), Mokulu (dal 1′ st. Pucino), Castaldo. A disposizione: Bianco, Offredi, D’Attilio, Paghera, Sbaffo, Joao Silva, Ventola. All. Tesser.
Como: Crispino, Giosa, Amrbosini, Casasola, Cassetti (dal 44′ pt. Lanini), Marconi, La Camera (dal 43′ st. Fietta), Basha, Madonna Barella, Ganz. A disposizione: Scuffet, Andrenacci, Tentardini, Brillante, Scapuzzi, Cicconi. All. Cuoghi.
Arbitro: Valerio Marini di Roma. Guardalinee: Pietro Dei Giudici di Latina e Giuseppe Opromolla di Salerno.
Quarto uomo: Vincenzo Fiorini di Frosinone.
Marcatori: 6′ pt. Basha (C), 12′ pt. D’Angelo.
Ammoniti: 15′ st. Pisano, 38′ st. Arini. Espulso D’Angelo al 28′ pt. Corner: 6-4. Rec.: 2′ pt., 3′ st.
Una bruttisssima partita dei Lupi basta e avanza per ottenere quel misero punticino che occorreva loro per la salvezza matematica.
I ragazzi di Tesser affrontavano in casa il fanalino di coda Como, già retrocesso, e non sono stati capaci di vincere un match che, almeno sulla carta, non prevedevasoverchie difficoltà. Cosi, i tifosi hanno dovuto rinunciare ancora una volta a rivedere il ritorno alla vittoria dei propri beniamini tra le mura amiche.
E’ stata, sì, una partita condizionata dall’espulsione toccata a D’Angelo (erroneamente perchè il colpevole era Chiosa che aveva rifilato un pugno ad un avversario) dopo soli 28′ di gara, ma l’Avellino ha praticamente rinunciato a giocare subito dopo essersi ritrovato in inferiorità numerica. Il botta e risposta dopo soli 12 minuti (gol di Basha al 6′ e pareggio di D’Angelo al 12′) invece di ravvivare la partita, ha avuto un effetto “soporifero”. E sì, perchè dal momento del pareggio, e soprattutto dopo l’uscita di scena del capitano biancoverde, il confronto ha trovato momenti di scarso agonismo e dinamismo, con le due contendenti che hanno fatto davvero poco per cercare di superarsi. Per la verità, il Como, che poteva giocare con la forza dei nervi distesi, ha cercato in qualche modo di portare palla e di insistere sulla trequarti avversaria, ma senza nè convinzione e senza capacità evidenti di perforare una difesa, quella irpina, attenta e poco propensa a farsi trovare scoperta dalla velocità dei Lariani.
Il secondo tempo è stato di una noia mortale, soprattutto su sponda avellinese. La squadra di Tesser non ha avuto nè la forza e nè la voglia di portare insidie particolari agli avversari, che, per contro hanno fatto possesso palla alquanto sterile ed improduttivo. Ne è venuto fuori un calcio stucchevole e addirittura deprimente. Il taccuino dei cronisti è rimasto desolatamente vuoto.
Con questo pareggio, i Lupi sono matematicamente salvi a 49 punti. Ora la società di Piazza Libertà può già pensare seriamente a gettare le basi per la prossima stagione, sperando che riesca a fare tesoro degli errori commessi quest’anno.