Il segreto di questa Scandone? Non ci sono comprimari. E con Sacripanti nessun sogno è irrealizzabile

Ora che è approdata strameritatamente alle semifinali per lo scudetto, questa Scandone ha tutta l’intenzione di far sognare ancora i suoi tifosi. Dopo la finale di Coppa Italia, persa di poco contro Milano, e dopo un girone di ritorno in cui ha vinto 13 partite su quindici, la squadra di coach Sacripanti, nei quarti dei Play Off scudetto, ha liquidato in sole tre gare la “pratica” Pistoia.

Ora Marques Green e compagni sono attesi dalle sfide contro Reggio Emilia, valide per l’accesso alle finali per il titolo tricolore. Chi vorrà sfidare (presumibilmente) la favorita Olimpia Milano (che comunque dovrà prima togliere Venezia dalla contesa) dovrà portare a casa quattro vittorie in queste semifinali, considerato che l’accesso alle finali è previsto al meglio delle sette sfide. Sarà una serie di gare che si disputeranno ogni 48 ore. Si comincerà mercoledi 18 maggio al PalaBigi di Reggio Emilia, poi ancora venerdi 20, sempre in Emilia, per arrivare finalmente al PalaDelMauro domenica 22 e martedi 24 maggio. Sono queste le prime quattro gare in calendario per la sfida tra la seconda e la terza della regular season. Inutile dire che i favoriti (anche per questioni regolamentari, visto che l’eventuale gara sette si giocherebbe ancora a Reggio Emilia) sono gli uomini di Menetti, tra i quali spiccano gli italiani Aradori, Polonara,  Della Valle, Gentile e i lituani Kaukenas e Darius Lavrinovic. Insomma, una vera corazzata.

Ma i ragazzi di Sacripanti non sono giunti in semifinale per caso. Hanno saputo dare, sia in occasione della Coppa Italia che nella regular season, un chiaro saggio delle proprie potenzialità; che sono enormi, se è vero, come è vero, che tutte le rivali, ma proprio tutte (Milano compresa, che fu battuta a domicilio) hanno dovuto soccombere almeno una volta contro i biancoverdi irpini. Con Reggio Emilia, nei tre confronti stagionali, Avellino è in vantaggio, avendo vinto nel ritorno di campionato al PalaDelMauro, e nei quarti di finale della Coppa Italia, disputata in campo neutro, a Milano. Dunque, visti i precedenti, la Scandone non ha alcun motivo per aver paura di rimisurarsi contro coloro che, appena un anno fa, arrivarono a pochi secondi dal titolo italiano, poi sconfitti proprio sul fil di sirena da Sassari.

La Scandone ha il suo punto forte nella mancanza di punti deboli. E sì, perchè nella compagine avellinese non ci sono comprimari, ma tutti protagonisti. Infatti, se dovessimo individuare il maggiore protagonista di questa strepitosa stagione dei Lupi della palla a spicchi, saremmo in grosso imbarazzo. Come si fa a citare  solo Nunnally (che pure è stato giudicato MVP della stagione regolare) e non anche Ragland, Green e non anche Leunen, Buva e non anche Cervi, Acker e non anche Veikalas, Severini e non anche Pini. Senza dimenticare il prezioso apporto negli allenamenti settimanali degli avellinesi purosangue Parlato e Norcino.

Con un condottiero come Stefano (Pino) Sacripanti, i ragazzi in canotta biancoverde possono vincere contro chiunque e possono fare in modo che nessun sogno dei tifosi biancoverdi rimanga solo tale. Ebbene sì: anche la conquista del Tricolore potrebbe non rimanere soltanto un sogno.

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