Il dott. Passariello ritiene l’emergenza sociale la priorita’ del nuovo Sindaco di Avellino
Abbiamo scambiato quattro chiacchiere con il dott. Francesco Passariello , candidato nelle ultime elezioni nella lista Abellinum a sostegno del candidato sindaco del Pdl Nicola Battista, sull’esito del voto in citta’. Ecco cosa ci ha detto.
Lei e’ stato candidato, non eletto, alle scorse elezioni. Quali pensa debbano essere le priorita’ che il nuovo sindaco deve affrontare?
“La mia candidatura è stata una disponibilità a contribuire al benessere della città che mi ospita dal 1980. Non essere stato eletto per me non significa aver perso, ma aver avuto la possibilità di segnalare ai miei concittadini la mia vicinanza ai problemi che affliggono Avellino. Le priorità del nuovo Sindaco sicuramente dovranno partire dall’emergenza sociale che sta mettendo in seria difficoltà le fasce più deboli e più esposte della nostra società. Naturalmente per fare ciò bisogna necessariamente partire da una seria analisi della situazione finanziaria del Comune, eliminando tutte le spese inutili e concentrando tutte le energie a risolvere i veri problemi dei cittadini”.
Cosa non ha funzionato: la candidatura del dott. Battista o la proposta politica complessiva del Pdl ?
“Sicuramente il fatto di non avere una classe dirigente credibile e vicina ai problemi della gente. Quando è Berlusconi a portare la bandiera il PDL raccoglie consensi per tutti, quando invece sono i rappresentanti del territorio a doversi proporre al corpo elettorale il PDL praticamente non esiste. Con qualunque candidato il PDL avrebbe perso in quanto, credo, il consenso non si può raccogliere solo in occasione delle tornate elettorali ma lavorando giorno per giorno sul territorio, con la gente e per la gente” .
Pensa di continuare il suo impegno politico e in quali direzioni?
“Certamente si. Come già ho avuto modo di dire in passato guarderò più alle persone che ai partiti che essi rappresentano. Il mio futuro politico è tutto da disegnare ma sicuramente si collocherà in un area politica moderata, senza capi e capetti”.
Francesco Aufiero