Calabritto, truffa ai danni di 20 studenti viaggiatori: dipendente di un’azienda di trasporti pubblici denunciato dai Carabinieri
L’attività dell’Arma finalizzata alla prevenzione e repressione dell’odioso fenomeno delle truffe, continua in maniera incessante. Grazie anche all’azione di contrasto intrapresa dal Comando Provinciale Carabinieri di Avellino con l’iniziativa “Difenditi dalle Truffe”, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Montella (AV), supportati da quelli della Stazione di Calabritto (AV), hanno deferito alla competente Autorità Giudiziaria un controllore, dipendente di una nota azienda di autotrasporto, impiegato sulle autolinee dell’Alta Valle Sele.
Le indagini dei Carabinieri iniziavano qualche mese fa, grazie a qualche spunto informativo ed all’approfondita conoscenza del territorio e delle realtà locali: quanto i militari dell’Arma avevano supposto, infatti, trovava immediatamente conferma dai primi accertamenti presso la direzione dell’Azienda che, dubitando da tempo della condotta del suo dipendente, presentava una denuncia nei suoi confronti.
A cadere nella trappola del controllore truffatore, un 55enne di Calabritto, erano soprattutto giovani studenti che si rivolgevano a lui per acquistare gli abbonamenti mensili ed annuali per poter viaggiare sulle tante autolinee che collegano i piccoli centri di Senerchia, Caposele e Calabritto ai centri maggiori di Lioni ed Avellino.
Ignari del raggiro in cui sarebbero incappati, consegnavano al 55enne l’intera somma del costo degli abbonamenti ma quest’ultimo, anziché fare rilasciare i titoli di viaggio dalla propria azienda, si appropriava del denaro consegnando agli studenti solo delle ricevute provvisorie e fasulle, che lo stesso falsificava.
Gli investigatori, a seguito di mirate indagini, riuscivano ad individuare oltre 20 giovani che erano stati truffati nell’ultimo biennio, stimando in 15.000 euro il totale incassato dal truffatore che è stato denunciato in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Avellino perché ritenuto responsabile del reato di “truffa continuata, falsità materiale e sostituzione di persona”.
Al vaglio dell’azienda la posizione del dipendente che, in attesa del licenziamento, è stato sospeso per evitare che potesse reiterare il reato.