Avellino, due punti persi pure a Trapani, ma conforta l’atteggiamento dei Lupi
I Lupi tornano dal Provinciale di Trapani con ..due punti in meno. E sì, perchè, al tirar delle somme, per quel che si è visto sul rettangolo di gioco siciliano, la compagine Rastelli avrebbe potuto tranquillamente portare via l’intera posta in palio. Si è vero che un punto in trasferta è da prendere sempre con piacere. Ma l’andamento del match e soprattutto il piglio autoritario (da vero complesso di rango) che in campo ha mostrato il team biancoverde, restituiscono un pò di rammarico per ciò che era ampiamente alla portata dei Lupi, e che purtroppo non si è concretizzato per la scarsa incisività degli avanti avellinesi. Alla vigilia la sfida alla squadra di Boscaglia era un pò temuta da parte dei tifosi, che riconoscevano alla squadra granata un certo peso tecnico e una discreta pericolosità, specie in Mancosu, capocannoniere del campionato. Ma il piano partita di Rastelli è stato attuato alla perfezione dai suoi ragazzi, ed il Trapani, in pratica è stato messo in condizioni di non nuocere. Per converso, la fase offensiva dei Biancoverdi ha funzionato “a corrente alternata”, anche perchè talune ripartenze sono state vanificate all’atto dell’ultimo passaggio. Il rammarico in casa irpina viene fuori in maniera palmare specie per il modo con il quale questi benedetti tre punti non sono venuti via. Perchè in un minuto l’Avellino ha prima costruito e poi distrutto la possibile vittoria. Infatti a tredici minuti dalla fine i biancoverdi erano riusciti finalmente a passare in vantaggio con Arini che di testa aveva sfruttato un ottimo calcio d’angolo battuto da Schiavon. Ma sessanta secondi dopo hanno subito un gol davvero inammissibile per una squadra che vuole vincere le partite. Una punizione assai dubbia sull’out sinistro della trequarti trapanese è stata battuta improvvisamente senza che nessun biancoverde si mettesse davanti alla palla, che è pervenuta “indisturbata” sul piede di Mancosu che, sotto misura, proprio ad un passo da Seculin, immobile, ha deviato in rete. Insomma dall’entusiasmo alla delusione in un batter d’occhio.
Ma al di là degli episodi, quel che emerge dal confronto in Sicilia, è che i Lupi hanno peccato, ancora una volta, di scarso cinismo sotto porta. Ciò anche per la prestazione assolutamente insufficiente sia da parte dell’evanescente Soncin, sia da parte di Galabinov, che ha sostituito l’ex ascolano nell’ultima parte di gara. Ecco perchè urge, a nostro avviso l’arrivo di un attaccante che sappia concretizzare il notevole volume di gioco che la squadra di Rastelli pure riesce a produrre nell’arco di una gara.
Ma questo, ne siamo certi, la società di Piazza Libertà lo sa benissimo. Ora si tratta di chiudere bene la fase finale del girone di andata, per poi ripartire, dopo la lunga sosta, con quei rinforzi giusti, per cercare di continuare ad inseguire un sogno, ancora tutto da…vivere.